La VI Commissione consiliare permanente “Vigilanza e controllo”, presieduta dal consigliere Stefano Veraldi ha preso in esame la situazione dell’ex scuola Chimirri, demolita per far posto alle costruende residenze universitarie, per verificare il potenziale pericolo del parapetto prospiciente il nuovo edificio.
“La commissione – si legge in una nota successiva al sopralluogo – ha preso atto della pericolosità del manufatto che, oltretutto, non risulta essere stato messo in sicurezza, nonostante le diffide inviate dalla Fondazione UMG al settore Grandi Opere e rimaste a oggi senza riscontro. Dalle analisi sismiche, il muro di contenimento è risultato conforme a differenza, appunto, del parapetto. Uno situazione che ha indotto la ditta appaltatrice a inibire i lavori sulla facciata del nuovo stabile, visto peraltro un primo e parziale crollo già avvenuto. Una decisione che – secondo la Commissione – potrebbe rallentare i lavori e far slittare il termine di consegna, fissata a giugno 2025, con possibile aggravio di costi che, per inadempienze del Comune, ricadrebbero sulla Fondazione UMG. Senza contare che anche l’eventuale completamento non scongiurerebbe, persistendo l’inadempienza comunale, il rischio di non agibilità del nuovo edificio. Pertanto – si legge ancora nella nota dell’organismo consiliare – la Commissione invita le Grandi Opere e la Gestione del Territorio a procedere immediatamente alla demolizione del parapetto pericolante e alla sua ricostruzione”.
Alla luce di questa sua presa d’atto, la Commissione “ritiene opportuno ascoltare in audizione sia il dirigente della Gestione del Territorio, ingegnere Fusto, sia la geometra Rita Lami per capire le ragioni dei ritardi, posta la necessità di garantire il rispetto dei tempi di ultimazione dei lavori, nonché la sicurezza dei lavoratori impegnati sul cantiere e dei cittadini che percorrono quotidianamente la strada soprastante”.
Nella nota, infine, la Commissione sottolinea che “il nuovo edificio, la cui gestione sarà affidata all’Università, è destinato a svolgere una funzione strategica sotto diversi punti di vista, non ultimo il rilancio del centro storico, vista la sua posizione tra Bellavista e la futura stazione della metropolitana di superficie e le sue connessioni con il Campus. Motivo questo per cui – conclude la nota – è auspicabile che si apra una riflessione anche sulla viabilità circostante per decongestionare corso Mazzini”.