Sit in di protesta si è svolto questa mattina davanti all’ospedale di Cosenza organizzato dal circolo di Cosenza del Pd.
“L’ospedale civile di Cosenza – ha detto Carlo Guccione della direzione nazionale del Pd, riporta l’Agi – è stato sempre annoverato come un presidio di qualità nel panorama meridionale. Oggi invece e’ classificato come il peggiore d’Italia. La mancata erogazione dei livelli essenziali di assistenza ormai è diffusa sull’intero territoriale regionale e non soltanto nelle aree marginali. E poi come si può non vedere quel tremendo indicatore che assegna ad un bimbo che nasce in Calabria una aspettativa di vita inferiore almeno di cinque anni rispetto a chi nasce in altre parti del Paese. Con l’attuale gestione commissariale è stato raggiunto un livello di crisi che non ha mai conosciuto prima la sanità calabrese, neanche prima dell’avvento del commissariamento. Allora bene la cooperazione istituzionale sui temi della salute ma a condizione che Occhiuto si dimetta subito da commissario e chieda al Governo Meloni di farsi carico dell’intero ripianamento del debito pregresso, che ormai dopo quindici anni e’ da ascrivere alla responsabilità dei commissari. Questa è la prima condizione, se non altro perché i calabresi possano non più pagare le tasse più alte d’Italia con la beffa del servizio sanitario peggiore del Paese. Sarebbe questa una misura possibile, anche perché il Governo Prodi l’ha già attuata, a suo tempo, più volte verso altre Regioni.
Ciò consentirebbe, inoltre, il superamento di ogni vincolo che oggi blocca le azioni di adeguamento degli organici e, persino, gli investimenti per la modernizzazione e la riqualificazione delle strutture ospedaliere e territoriali. E poi, è così che si potrebbe porre fine alla fuga delle competenze. A questo proposito non si puo’ mettere la polvere sotto il tappeto. O addirittura negare il problema come ha fatto l’azienda ospedaliera di Cosenza sul caso delle dimissioni del primario Alfredo Zanolini”.