“Negli anni della nostra infanzia, nella intera nostra Valle del Calopinace, il tempo era scandito da alcuni calendari, quello dell’anno scolastico, quello della coltivazione del bergamotto e quello delle festività religiose. L’anno scolastico divideva le stagioni a partire dal primo giorno di scuola, con i trimestri ed i compiti, le vacanze di Natale e di Pasqua, gli scrutini o gli esami finali e le pagelle, prima delle vacanze estive. Ma il nostro tempo era scandito soprattutto dai riti e dalle festività religiose. Iniziata la scuola, il primo tempo della attesa era quello per il Santo Natale, preceduto dal tempo e dai riti dell’Avvento, riti religiosi della tradizione popolare compresi. Seguiva il Carnevale che precedeva le Ceneri e la Quaresima, cioè l’attesa della Santa Pasqua, sempre con i suoi riti religiosi e della tradizione popolare. Finita la Pasqua e ripresa la scuola, dopo le relative vacanze, si passava all’attesa della Festa di Madonna, che avrebbe segnato per noi ragazzi la fine dell’estate e l’attesa del nuovo anno scolastico. Nelle frazioni, l’attesa della Festa di Madonna era inframmezzata dalle feste dei vari Patroni.
Faceva da sfondo il tempo della coltivazione del bergamotto, scandito dal tempo della potatura, con la concatura e la concimazione, i fumogeni e la fioritura, l’irrigazione e la raccolta del cascolo, fino a giungere alla raccolta finale e la successiva lavorazione.
Questa foto é tratta da un volumetto edito negli anni 60 dalla Stazione Sperimentale delle Essenze. In nero le fasce di coltivazione del bergamotto. Da notare l’importanza produttiva della vallata del Calopinace.
Nel rispetto e nella memoria delle nostre tradizioni, stiamo organizzando la“Festa del Bergamotto”, per la serata del 25 agosto pv, presso il Cric di Cannavò.
Con l’occasione rendiamo noto che renderemo annuale l’appuntamento col nostro oro verde”.
Così in una nota Enzo Cuzzola, porta voce del comitato organizzatore.