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“Controversie in terapie cellulari nell’anno 2024”: tre giorni di studi all’Università Mediterranea di Reggio Calabria

Reggio Calabria nelle giornate del 27,28,29 giugno ha ospitato, presso Università degli Studi Mediterranea, il Congresso sulle Controversie in Terapie cellulari nell’anno 2024 con responsabile Scientifico è il Dott. Massimo Martino – Presidente Nazionale GITMO (Gruppo Italiano Trapianti e Terapie Cellulari) e Direttore del Centro Trapianti Midollo Osseo del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.

Durante le tre giornate di lavoro, il confronto si è focalizzato sulle controversie scientifiche attualmente presenti con nuovi approcci diagnostici e terapeutici, in particolare con l’utilizzo delle CAR-T e delle nuove terapie geniche.

La personalizzazione delle cure, ingegnerizzando le cellule di un paziente con il conseguente raggiungimento di target terapeutici inimmaginabili solo fino a pochi anni fa sono tra le novità più importanti delle nuove frontiere della moderna ricerca biomedica. Le CAR- T, nello specifico, offrono una chance terapeutica nei casi in cui non funzionino i trattamenti onco-ematologici tradizionali, con soluzioni personalizzate che stanno dando grandi risultati su tutte le malattie tumorali.

“Le terapie cellulari – spiega il Dott. Martino – rappresentano sicuramente una delle più importanti svolte nella cura di alcune patologie oncologiche, ma anche in ematologia perché il sistema immune svolge un ruolo fondamentale nel combattere le neoplasie e i tumori in senso lato. La scoperta di cui discutiamo è quella che ha portato alla realizzazione di terapie con farmaci che si basano sul potenziamento del nostro sistema immunologico che non funziona; In pratica si è in grado di prelevare linfociti T da tutti i pazienti che sono affetti da determinate patologie ematologiche, la leucemia acutale infoplastica, ad esempio, o alcune forme di linfoma. Dopo il prelevamento queste cellule vengono modificate in laboratorio affinché esprimano il bersaglio specifico per le cellule tumorali e sono poi restituite al centro che eroga le cure e le risomministra al paziente”.

“In conclusione aggiunge il Dott. Martino, durante questa tre giorni nella nostra città, si sono alternati i massimi esperti dell’ematologia e della trapiantologia nazionale ed internazionale. Con estremo orgoglio, mi fa piacere segnalare, che tra i relatori ed i moderatori ci sono stati tanti colleghi e colleghe, anche giovani, delle ematologie di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza. Questo significa che la Calabria rappresenta una Regione dove i nostri corregionali si possono curare al meglio, evitando inutili viaggi della speranza. Da parte mia, anche in funzione di Presidente di una delle società scientifiche che operano in campo ematologico, posso solo affermare che continueremo con tutte le nostre forze a migliorare la possibilità di cura da offrire ai nostri pazienti”.

Il Dott. Martino, l’U.O.C. Centro Trapianti Midollo Osseo del Grande Ospedale Metropolitano e tutto il suo team, un’eccellenza riconosciuta da anni a livello nazionale ed internazionale, dimostrano quotidianamente che anche in Calabria si possa fare la differenza in ambito sanitario.

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