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Reggio, l’associazione culturale Anassilaos organizza conversazione dal tema “L’eredità indoeuropea e la tradizione poetica greca”

“L’eredità indoeuropea e la tradizione poetica greca” sarà il tema della conversazione che il Prof. Claudio Meliadò, Ordinario di Lingua e Letteratura Greca presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM) dell’Università di Messina, terrà presso il Museo Archeologico di Reggio Calabria mercoledì 26 giugno alle ore 17,30 nell’ambito degli incontri dedicati alla “percezione dell’Antico” promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con lo stesso MArRC, un “progetto” che ha fin qui coinvolto – e coinvolgerà anche nel corso dell’estate – studiosi di diversi ambiti di ricerca (storici, archeologi, studiosi del diritto e dell’arte antica, filologi, numismatici) di diversi Atenei italiani ed europei con una serie di laboratori che si propongono di avvicinarci anche alla “vita quotidiana” degli Antichi, alle loro credenze e abitudini, alla loro alimentazione (tenuto conto che la gran parte di quanto noi mangiamo proviene dalle Americhe ed era sconosciuto agli Antichi), alle tecniche con cui coniavano monete, forgiavano armi, realizzavano ceramiche (celebre quella reggina-calcidese). La cultura indoeuropea, da cui lo studioso prenderà le mosse, è stata nel corso degli ultimi decenni parzialmente ricostruita attraverso indagini linguistiche, che hanno evidenziato una derivazione comune per un gran numero di parole appartenenti a ceppi linguistici diffusi dall’Europa all’Estremo Oriente. Da qui la scoperta di una comune famiglia linguistica europea divisa in molti rami che comprendono l’ Indiano (sanscrito), l’Iranico, il Tocario, l’Armeno, l’Albanese, il Greco, l’Italico (con il latino) , il Celtico, il Germanico, il Baltico, lo Slavo, l’Hittito:. In particolare, la quasi comune terminologia utilizzata per designare la realtà materiale vissuta dalle genti che chiamiamo indoeuropei ha trovato riscontro in reperti emersi dagli scavi di necropoli e insediamenti risalenti al III millennio a.C., permettendo così di giungere a plausibili ipotesi di localizzazione geografica. L’eredità indoeuropea emerge inoltre con chiarezza dai testi letterari in sanscrito, iranico e greco in nostro possesso, che condividono non solo espressioni, immagini, idee, tecniche del tutto sovrapponibili (pensiamo alla metafora omerica “nel latte della notte” più comprensibile se si pensa che in vedico la notte e l’aurora sono paragonate a “vacche da latte” o all’uso del metro) ma anche raffinate peculiarità stilistiche, che lo studioso illustrerà durante il suo intervento. All’incontro, dopo il saluto del Direttore del MarRC Dott. Fabirzio Sudano, interverrà la Prof.ssa Pina De Felice, Responsabile Poesia Associazione Anassilaos. Introdurrà e condurrà il Prof. Amos Martino, Responsabile del Centro Studi Anassilaos Glauco di Reggio per la cultura letteraria greca e latina.

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