“Apprezziamo il riscontro positivo del Comune di Montebello Jonico alla richiesta avanzata da Confcommercio di applicare una riduzione del canone unico patrimoniale per le occupazioni temporanee del suolo pubblico concesse ai pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, trattorie, birrerie, ecc.) in continuità con i provvedimenti vigenti in periodo di emergenza covid.
L’amministrazione guidata dal sindaco Maria Foti, dimostrando grande sensibilità rispetto alle problematiche vissute dagli operatori del comparto, con deliberazione del 27 maggio ha approvato la riduzione del Canone unico patrimoniale nella misura dell’80%, agevolazione che si aggiunge a quella prevista dalla legge nazionale in materia di snellimento della burocrazia e di accorciamento delle tempistiche a vantaggio delle attività economiche interessate fino al 30 settembre 2022.
Il Presidente di Confcommercio Lorenzo Labate ed il delegato Fipe Confcommercio Vincenzo Pennestrì auspicano che l’importante deliberazione adottata dal Comune di Montebello possa essere da stimolo per le altre Amministrazioni comunali sollecitate formalmente da Confcommercio ad intervenire. Auspicio condiviso anche dal consigliere Carmelo Nucera e dal direttore di Confcommercio Fabio Giubilo che hanno curato i passaggi tecnici della proposta”. Così si legge in una nota di Confcommercio Calabria.
“Merita grande apprezzamento l’operato dell’Amministrazione comunale di Montebello e del Sindaco Foti – dichiara il Presidente di Confcommercio Lorenzo Labate – sia sotto il profilo pratico sia sotto un profilo puramente simbolico. Si tratta di un segnale che il Comune dà alle imprese in un momento quanto mai delicato. Infatti, continua Labate, l’improvviso rialzo dei prezzi delle materie prime e dell’energia dopo due anni di Covid ha fatto ricadere gli imprenditori del settore nella nebbia dell’incertezza. Oramai si torna giustamente verso la normalità ma ci portiamo dietro una eredità pesante: per oltre il 70% degli imprenditori il calo del volume di affari è stato verticale, a causa delle lunghe limitazioni con conseguente contrazione dei consumi”.
Per Confcommercio la deliberazione adottata dal Comune di Montebello oltrechè una boccata di ossigeno per gli imprenditori è soprattutto un segnale quanto mai importante in questa fase. Con l’approvazione del milleproroghe, a fine febbraio, che prevedeva il venire meno delle agevolazioni legate al versamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico (dehors, tavolini all’aperto) per gli esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande, Confcommercio aveva avviato un dialogo con molte Amministrazioni Comunali, da Reggio Calabria, a Melito, a Rosarno, a Palmi, Villa San Giovanni etc chiedendo interventi volti a neutralizzare in tutto o in parte gli effetti della ex Tosap almeno fino al termine della stagione estiva, determinante per la ripresa di queste attività.
“Abbiamo in sostanza chiesto un segnale di attenzione verso la categoria dei pubblici esercizi che ha subito un vero e proprio “lockdown di fatto” – evidenzia il delegato FIPE Confcommercio Pennestrì – priva dei ristori necessari a sostenere la piena ripresa delle attività, aggravato dall’aumento delle bollette delle utenze e con la situazione politica internazionale che impedisce l’auspicato rilancio dei consumi, soffiando sul fuoco della crisi che le aziende stanno attraversando ormai da troppo tempo. Montebello ha risposto presente – conclude Pennestrì – dando seguito al margine di manovra concesso ai comuni dall’art. 10-ter della l. 51/22, laddove duole che altri Comuni non abbiano mostrato la stessa attenzione rispetto alle problematiche lamentate dalla nostra categoria”.
Nel resto d’Italia, moltissime amministrazioni hanno provveduto alla proroga delle misure agevolative, con percentuali di esonero che si aggirano in media intorno al 40% e che variano dal 20 al 100% della riduzione.