Sono passati 32 anni dalla strage di Capaci, in cui, il 23 maggio del 1992, perse la vita il giudice Giovanni Falcone. Per domani, a Catanzaro, il Sindacato Fsp Polizia di Stato, l’associazione Fervicredo (Associazione Feriti e Vittime della criminalita’ e del Dovere) e l’associazione “La voce della legalita’” hanno organizzato per le ore 10.30, nella sala concerti del Comune una manifestazione.
“Capaci di ricordare. Nel ricordo delle Vittime preservando la Sicurezza” e’ il titolo del convegno che si aprira’ con l’introduzione di Rocco Morelli, Segretario Generale Provinciale Fsp Catanzaro, e Maria Marasco, Consigliere nazionale di Fervicredo (Vittima del Dovere). Poi i saluti del questore, Paolo Sirna, del sindaco, Nicola Fiorita, di Antonio Montuoro, consigliere regionale e poliziotto, e di Giulia Anna Pucci, presidente de “La Voce della legalita’”.
Seguiranno gli interventi, moderati dal Segretario nazionale Fsp Polizia, Giuseppe Brugnano, che dara’ la parola al sostituto procuratore generale di Catanzaro, Marisa Manzini; ad Alessandra Accardo, assistente della Squadra mobile della questira di Napoli, brutalmente aggredita non molto tempo fa; Massimo Salsano, vigile del fuoco coinvolto nella strage di via Palestro (Vittima del terrorismo); Bruno Bartolo, sindaco di San Luca (Rc); Simone Rizzuto, coordinatore de La Voce della legalita’; Claudio Morelli, mister del Sambiase Calcio. Concludera’ l’evento l’intervista di Franco Maccari, vice presidente nazionale Fsp Polizia all’onorevole Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno.
Parteciperanno all’incontro rappresentanze degli Istituti scolastici IIS Vittorio Emanuele II, Liceo Classico P. Galluppi, IS Giovanna De Nobili. “E soprattutto ai piu’ giovani vogliamo riferirci ogni qual volta onoriamo la memoria delle migliori personalita’ della nostra storia – spiega Brugnano alla vigilia dell’incontro -. Loro sono quelli che devono raccogliere il testimone di giustizia e legalita’ consegnatoci dal giudice Giovanni Falcone, da sua moglie Francesca Morvillo, dai colleghi della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, ma anche da chi non e’ morto ma porta sulla pelle i segni indelebili della strage, gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. Ma anche gli adulti sono chiamati a tenere sempre accesa la fiamma del ricordo, a lavorare quotidianamente per l’affermazione di legalita’ e sicurezza, alla cui realizzazione devono contribuire co ogni singolo gesto e con ogni singola scelta, cosi’ camminando assieme ai piu’ giovani indicando loro la strada giusta. Quella strada – aggiunge – che e’ stata sventrata da chili di tritolo, ma che la societa’ civile ha saputo riempire di coraggio e voglia di cambiamento. Ebbene quel cambiamento deve ancora ogni giorno essere perseguito, e noi facciamo la nostra parte, a cominciare da domani”.