“Il presidente del comitato Santomarco, Vittorio Crocicchio, nella sua dichiarazione, pubblicata in data odierna, sul progetto dell’ Alta Velocità in Calabria scambia lucciole per lanterne. Egli riduce tutto ad una scelta di percorso e sottovaluta che le recenti comunicazioni pervenute da RFI e dal Governo, di fatto, mettono in discussione la realizzazione dell’opera nell’intero tratto calabrese”.
Lo affermano in una nota congiunta i capigruppo di maggioranza a Palazzo dei Bruzi Francesco Alimena (PD), Ivan Commodaro (Franz Caruso Sindaco), Raffaele Fuorivia (PSI), Francesco Gigliotti (De Cicco Sindaco), Daniela Puzzo (Cosenza Libera) e Roberto Sacco (Misto), che proseguono: “In sostanza l’Alta Velocità si fermerebbe nella migliore delle ipotesi a Praia Mare. Crocicchio fa finta di non capire che con l’ insediamento dell’ attuale Governo nazionale è calato il sipario sulla realizzazione della nuova linea di Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e che lo stesso presidente della Calabria, on Roberto Occhiuto, non ha mai fatto alcun riferimento alla realizzazione di questa opera di valenza storica, tranne quando il sottosegretario Ferrante, nei giorni scorsi, ha annunciato la presunta non fattibilità del percorso Praia-Tarsia. Insomma, Crocicchio fa finta di non capire che il Governo, con il benestare del presidente Occhiuto, sta facendo di tutto per cancellare il finanziamento di ben 9,4 miliardi di euro nel bilancio dello Stato, dal momento che questa è proprio la prima tranche, a scendere da Praia verso Reggio Calabria, per la realizzazione dell’investimento richiesto in Calabria. Crocicchio farebbe, quindi, bene a protestare contro il Governo ed RFI per le contraddittorie motivazioni con cui si propone come tracciato della nuova linea prima il corridoio “autostradale”, che segue l’andamento della autostrada A2, mentre oggi affaccia l’ipotesi della direttrice tirrenica. Non può sfuggire che a favore del corridoio autostradale è stato posto a base l’esito di uno Studio di Fattibilità, oltretutto svolto solo circa due anni addietro, che è costato alle casse pubbliche ben 35 milioni di Euro. Anzi, soltanto un anno addietro, alla data del 16 settembre 2022, nel documento conclusivo del “dibattito pubblico”, relativo al raddoppio della galleria Santomarco, RFI testualmente affermava : “il dato negativo del corridoio tirrenico deriva dalla orografia e antropizzazione (oltre che dalla geologia) che rendono impossibile la realizzazione di una nuova linea di affiancamento alla linea esistente e comportano necessariamente tracciati costituiti da una successione di gallerie e viadotti”.
Crocicchio fa finta di non sapere che sono stati spesi 35 milioni per dirci che il tirrenico è un corridoio impossibile ed oggi, senza alcuna referenza tecnico-scientifica, invece disinvoltamente si sostiene l’esatto contrario. A proposito di campanilismo, dunque, Crocicchio fa finta di non capire che la realizzazione della Alta Velocità sul versante tirrenico non avverrà mai perché questa sarebbe davvero una opera di sventramento territoriale ed ambientale dal momento che si richiede necessariamente una nuova linea da costruire in parallelo, a monte, della attuale ferrovia. Così facendo l’alta velocità si ferma a Praia a Mare. Poi tutt’al più si provvederebbe a qualche aggiustamento soltanto per velocizzare in qualche tratto la vecchia linea. Senza dire che anche se dovesse essere, per ipotesi assurda, realizzata una nuova linea pedemontana, attraverso un continuum di gallerie e viadotti, non attraverserebbe le stazioni che ancora oggi sono predisposte sulla attuale ferrovia e, dunque, non ci sarebbe alcun fattore attrattivo di sviluppo per i territori dei comuni tirrenici”. Crocicchio dovrebbe, infine, spiegare perché le ipotesi di raccordo ferroviario, che egli stesso fantasiosamente immagina, a partire dai collegamenti tra Paola e Cosenza, in presenza del raddoppio della galleria Santomarco, non potrebbero escludere il presunto isolamento del versante tirrenico. Non c’è alcuna ombra di dubbio che le posizioni come quelle espresse da Crocicchio , oggettivamente, si prestano solo ad essere di sostegno ai nemici della Alta Velocità in Calabria. Danno forza a chi, con la complicità del presidente Occhiuto, vuole operare un vero scippo doloso alla nostra regione”.