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Brava Reggina, rischia poco e tiene il Bari a -3: al “Granillo” vincono solo i tifosi, 0-0

di Paolo Ficara – Distanze mantenute. Missione compiuta per la Reggina, che mantiene il secondo posto al 18° turno della Serie B impattando al “Granillo” con il Bari attuale terzo a tre lunghezze. Finisce 0-0 con il salomonico var che di fatto annulla un gol agli ospiti e revoca un rigore ai calabresi. Lo spettacolo migliore è sugli spalti, dove si rinnova lo storico gemellaggio tra le due tifoserie: oltre 15.000 le presenze nell’impianto di viale Galilei, con un migliaio di sostenitori pugliesi.

LE SCELTE – Consueto 4-3-3 per Pippo Inzaghi, che perde Gagliolo per squalifica. In difesa inedita coppia di centrali Cionek-Camporese, insieme solo in precampionato. Tridente titolare con Canotto, Menez e Rivas. Modulo 4-3-1-2 per Mignani, che perde Maiello per squalifica oltre a Cheddira ancora in Qatar con il Marocco. Bellomo mezzala destra, Maita play basso, Folorunsho di punta con Antenucci.

IL VAR SALVA MAJER – Manovra avvolgente della Reggina, che martella parecchio sul proprio lato sinistro. Comunque funzionano le marcature del Bari, con Bellomo che va spesso a raddoppiare su Rivas. Una sberla di Majer viene deviata a lato. Poi lo sloveno è pigro nel disimpegno dopo corner, da ultimo uomo, e Dorval lo beffa su un rimbalzo: l’algerino si invola verso Colombi, piazzandola bene col destro nel sette. L’arbitro però va al var, notando un tocco col braccio del barese in elevazione con Majer: gol annullato al 10′.

MENEZ OUT – L’unico tiro nello specchio di tutto il primo tempo è di Menez, che controlla benissimo sulla trequarti e calcia rasoterra dal limite, col sinistro: bravo Caprile a deviare in angolo. Il francese però verrà sostituito all’intervallo: nausea e capogiro ne consiglieranno il trasporto in ospedale. Dentro Gori.

RIPRESA SOPORIFERA – I rispettivi allenatori non modificano gli assetti tattici con le sostituzioni. Giunti alla diciottesima giornata, ormai si conoscono anche le mosse in corsa. La gara si appiattisce, specie dopo il secondo intervento del var: Gori viene a contatto con Mallamo in area, Fabbri assegna inizialmente il rigore, poi alla moviola nota che il barese interviene prima sul pallone.

PRIMO NON PRENDERLE – Probabilmente lo spavento del 10′, con la rete di Dorval arrivata su sviluppi molto simili a quella subita da Oosterwolde a Parma, ha convinto la Reggina circa l’importanza di non perdere. Non è il miglior momento in quanto a brillantezza, una sconfitta avrebbe scalfito un prodigioso girone d’andata. Domenica, tra le altre, si gioca Genoa (quarto con 27 punti) contro Frosinone (primo, 36): fondamentale per capire che distanza avranno gli amaranto (secondi a quota 33) rispetto a prima e terza piazza, quando si chiuderà il 2022 lunedì 26 dicembre sul terreno dell’Ascoli.

 

REGGINA – BARI    0-0

Rete:

REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Camporese, Di Chiara; Fabbian (79′ Liotti), Majer (79′ Crisetig), Hernani; Canotto (84′ Ricci), Menez (46′ Gori), Rivas (69′ Cicerelli). A disposizione: Aglietti, Ravaglia, Dutu, Loiacono, Bouah, Giraudo, Lombardi. Allenatore: F. Inzaghi.

BARI (4-3-1-2): Caprile; Dorval (60′ Pucino), Di Cesare, Vicari, Mazzotta; Bellomo (60′ Mallamo), Maita, Benedetti (90′ Cangiano); Botta (68′ Salcedo); Antenucci (68′ Scheidler), Folorunsho. A disposizione: Frattali, D’Errico, Zuzek, Bosisio, Ceter, Cangiano. Allenatore: Mignani.

Arbitro: Fabbri di Ravenna

Ammoniti: Di Cesare, Majer, Bellomo, Maita, Pucino

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