Quasi quattrocento pagine. Documenti di prima mano, frutto di uno scavo certosino, a conferma della capacità dell’autore di scandagliare fatti, personaggi ed esperienze del passato. E una passione inesauribile, per lo studio e la ricerca del suo territorio, l’area settentrionale ionica, la cui identità grazie alle sue indagini, tra documenti, biblioteche e archivi di mezza Italia, è conosciuta ormai in ogni dettaglio. E anche fuori dei confini regionali. Il che gli ha giustamente assicurato l’apprezzamento e il plauso delle istituzioni e delle comunità locali.
Torna lo storico Franco Emilio Carlino, che pubblica per i tipi di Luigi Pellegrini Editore “Crosia. Storia e vicende di un grande Ducato”. Un lavoro impegnativo, ma grazie al quale, giorno dopo giorno, e nonostante difficoltà di ogni genere, l’obiettivo finale è stato pienamente raggiunto. E’ lo stesso autore a sottolinearlo: <Riportare alla memoria le vicende storiche, il cammino e l’organizzazione di un grande Ducato, come quello di Crosia, all’interno del quale i Mandatoriccio prima e i Sambiase poi esercitarono le loro direttive economiche e sociali di feudatari, governando le diverse comunità, non è stato per nulla semplice considerato il lungo periodo posto in osservazione. Ma, alla fine, peccherei di falsa modestia se non dicessi che sono soddisfatto del risultato di questa nuova ricerca>.
“Crosia. Storia e vicende di un grande Ducato”, sarà presentato giovedì 16 marzo, alle 17, nella sala consiliare della Delegazione comunale di Mirto-Crosia. Dopo i saluti del sindaco, Antonio Russo, dell’Assessore alla Cultura, Paola Nigro, e del direttore editoriale della Luigi Pellegrini, Marta Pellegrini, l’incontro, introdotto e coordinato dal sociologo e giornalista Antonio Iapichino, entrerà nel vivo con la relazione dello storico Pierpaolo Cetera. Le conclusioni saranno affidate all’autore, Franco Emilio Carlino: <Tengo in modo particolare a questa ricerca>, spiega intanto l’autore, <che segna un punto di rilievo nello sforzo in cui sono da tempo sono impegnato di dare un volto alla storia del mio territorio. Quanto è stato documentato nel libro>, aggiunge Carlino, <vuole essere un contributo alla conoscenza del contesto civile, sociale e culturale dell’area in cui sono nato e ho percorso tutti i gradini di un mestiere bello, ma impegnativo che, come spiegava il grande Marc Bloch, oltre ai contenuti deve essere sostenuto e caratterizzato da entusiasmo, elemento senza il quale il rischio che anche il migliore dei propositi possa non essere soddisfatto è altissimo. Un contributo>, conclude l’autore, <in particolare alla storia di Crosia, baricentro indiscusso dell’imponente sistema feudale intessuto dai Mandatoriccio con i loro traffici e scambi commerciali>.