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Vibo, le associazioni chiedono a Piscitelli un confronto per una scelta con giusti requisiti strutturali e organizzativi

I cittadini di Vibo Valentia e del territorio, consapevoli della loro funzione e responsabilità in ordine ai complessi problemi legati alle criticità che da qualche anno avviliscono con sempre più preoccupante attualità il sistema sanitario vibonese, lanciano un rinnovato invito di disponibilità ed impegno al Commissario ad acta della Regione Calabria, oggi anche Commissario per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero, Roberto Occhiuto e per la competenza scrivono una lettera al Presidente della Commissione Straordinaria dell’Asp, Prefetto in pensione, dott. Vittorio Piscitelli, sul recente decreto per la istituzione della Rete Regionale Consultoriale.

A prestarne il fianco è il recente Decreto del Commissario ad acta n°15 del 23 gennaio 2025 avente per oggetto la realizzazione della ” Rete Regionale Consultoriale” il quale sancisce che :” Entro 120 giorni dalla sua pubblicazione le Aziende Sanitarie Provinciali devono inviare al Dipartimento Salute e Welfare il proprio modello organizzativo” dei Consultori Familiari. Provvedimento fatto proprio da un Gruppo di Associazioni e di operatori sanitari del settore, tra questi in prima fila Comunità Competente Calabria, fondata e coordinata da Rubens Curia, già responsabile, in illo tempore, del dipartimento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) della Regione Calabria, Commissario straordinario all’Asp di Vibo Valentia e ideatore di una serie di iniziative che stanno coinvolgendo tutte le Associazioni ed i Movimenti Pro Salute per tutta la Calabria da Melito Portosalvo a Diamante.

Questi ultimi, da anni, hanno assunto come prioritario obiettivo la inderogabile necessità di aiutare, attraverso la propria esperienza e volontà, chi di competenza, a superare l’ormai intollerabile mole di disagi che preoccupa la comunità calabrese per la sofferenza sia sul piano dei servizi ospedalieri che della medicina del territorio. In particolare dichiarano di offrire la massima disponibilità per un proficuo confronto affinchè venga elaborata una ” Rete Consultoriale” con i giusti requisiti strutturali ed organizzativi.

“Ci permettiamo di ricordare alla S.V. – si legge nella lettera aperta a Vittorio Piscitelli – che il DCA 15/25 nasce  dall’esigenza di istituire una ” Rete Consultoriale Aziendale” che garantisca, anche,  la copertura delle “Aree Interne”, la presa in carico globale della persona fornendo prestazioni ostetrico-ginecologiche e psicoterapeutiche, le campagne di prevenzione dei tumori della cervice uterina e molto altro.”

Il DCA15/25, – viene, inoltre, osservato – afferma che ” l’offerta di salute dei Consultori non può prescindere dalla presenza di un’equipe multiprofessionale che lavori in rete con i Servizi del Territorio e con gli Ospedali di riferimento….tenendo conto anche dell’intero ciclo della donna, dei bisogni della coppia, della famiglia e dei giovani.
Questo vuol dire che i Consultori Familiari rivestono un ruolo centrale nella prevenzione, promozione della salute, sostegno e cura della famiglia nel Territorio essendo un esempio di sanità d’iniziativa e di prossimità.”

Il DCA 15/25 – conclude la lettera inviata a Vittorio Piscitelli – è stato fortemente voluto dalle Associazioni di cittadini organizzati, dai Movimenti Femminili e dagli operatori sanitari del Settore, per tale motivo Le chiediamo, gentilmente, di non sprecare questa importante opportunità di disegnare un nuovo modello organizzativo nella provincia di Vibo Valentia, capace di adempiere alle attività definite nel DPCM 12 gennaio 2017 e nel D.M. 23 maggio 2022 n°77.”
La lettera è sottoscritta da Rubens Curia (Comunità Competente Calabria); Daniela Primerano, Francesca Guzzo e Ornella Grillo (Osservatorio Civico Città Attiva di Vibo Valentia); Giuseppe Sarlo (Ali di Vibonesità); Domenico Dominelli (Associazione Incrociamenti Serra San Bruno) e Maria Antonietta Campennì (Comitato Costa degli Dei).

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