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Un “Patto di Fair Play” a Locri: arbitri, Audax e istituzioni LND uniti per un calcio etico

Più di un semplice scambio di auguri natalizi: quello che si è svolto presso la Sezione A.I.A. di Locri è stato un autentico “giro di boa” culturale per lo sport del territorio. Sotto l’egida del Presidente Anselmo Scaramuzzino, le diverse anime del calcio locale si sono ritrovate per sottoscrivere un impegno comune, fondato su un messaggio inequivocabile: il dialogo e l’assertività sono gli unici strumenti capaci di abbattere i muri della violenza e della discriminazione.

L’arbitro: non un giudice distante, ma un compagno di sport
​Nel corso della sua relazione, il Presidente Scaramuzzino ha voluto scardinare il vecchio stereotipo dell’arbitro inteso come figura autoritaria ed estranea al gioco. “L’arbitro è un garante di giustizia e, soprattutto, un compagno di sport“, ha ribadito con forza. In quest’ottica, il regolamento smette di essere un limite e diventa lo strumento essenziale che garantisce a ogni atleta la libertà di esprimersi e, soprattutto, di divertirsi.

​Il focus dell’incontro si è poi spostato sui concetti di fair-play e comunicazione assertiva, pilastri necessari per disinnescare le tensioni agonistiche e trasformarle in opportunità di crescita. Un percorso che la sezione di Locri sta perseguendo con determinazione, puntando dritto al cuore del movimento: le scuole calcio, dove si formano gli uomini prima ancora dei campioni.

Un parterre d’eccezione per un obiettivo comune
​L’autorevolezza dell’iniziativa è stata confermata dalla partecipazione di figure apicali del calcio istituzionale: Stefano Archinà, Responsabile Nazionale AIA della Commissione contro la violenza, ha portato il contributo dell’esperienza nazionale nella gestione e prevenzione degli episodi antisportivi; Carmine Barbaro, Presidente della Delegazione LND di Locri, ha testimoniato la costante vicinanza della Lega alle dinamiche e alle sfide del territorio; anche ​l’avv. Brugnano, Giudice Sportivo LND Locride, che con la sua presenza ha testimoniato che la giustizia sportiva e il rispetto delle regole sono la garanzia per un sano divertimento.

​Particolarmente significativa e carica di valore simbolico è stata la presenza della delegazione dell’Audax Locri che per prima ha colto l’invito dei fischietti locresi e, accompagnati dai mister Sandro Schiavello e Ilario Capocasale, insieme ad una rappresentanza di giovani calciatori e genitori, ha dato volto e voce alla base del movimento, confermando che la rivoluzione culturale deve partire proprio dalle famiglie e dai protagonisti del domani.

​Eccellenza tecnica e visione futura
​L’incontro non è stato solo etica in quanto si è parlato anche di eccellenze. Scaramuzzino ha rivendicato con orgoglio lo straordinario momento tecnico della sezione locrese, capace di esprimere giovani talenti che si stanno distinguendo con merito su palcoscenici regionali e nazionali. Un patrimonio di competenze che la Sezione A.I.A. mette con generosità al servizio dell’intero sistema calcio della Locride.

​L’evento si è concluso con un vivace dibattito aperto, culminato nella promessa solenne di tradurre queste riflessioni in iniziative concrete nel prossimo futuro.

​Il messaggio che emerge da Locri è potente e cristallino: il calcio non è solo una sfida per il risultato, ma una comunità che sceglie consapevolmente di camminare unita. Perché, come emerso dal tavolo dei lavori, la “vittoria più bella” non si scrive sul tabellino, ma si conquista con il rispetto reciproco.

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