«È stata un’occasione importante e gioiosa per celebrare lo sport per lo sviluppo, una metodologia che cerca di attuare la strategia “Olympism365” promossa dal Comitato Olimpico Internazionale. Lavoriamo, qui, nella Locride, a un progetto sostenuto appunto dal Comitato Olimpico e da Fundación Ses, in partenariato con il Gal Terre Locridee e in collaborazione con il Comune di Locri. Portiamo avanti un intervento declinato in particolare sulla dimensione educativa dello sport, ispirandoci sia ai valori olimpici e di sviluppo sostenibile, sia alle competenze socio-emotive come la comunicazione assertiva, il pensiero critico, ma anche l’empatia e l’autostima, quelle abilità di cui i ragazzi e le ragazze hanno bisogno per uno sviluppo equilibrato e per una crescita personale e sociale, con l’obiettivo di rafforzare la capacità di diventare cittadini responsabili», così Raffaella De Luca, responsabile del CISP – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, spiega il progetto GET che li vede impegnati nel nostro territorio ormai da un anno e che ha avuto una tappa significativa con il mini-torneo “Calcio per lo Sviluppo”, nell’ambito della tredicesima edizione della Giornata Nazionale dello Sport, promossa dal CONI e organizzata dal Comune di Locri.
L’iniziativa ha coinvolto le scuole di calcio Accursi Football Academy e Athena Nike CF di Locri, con la partecipazione di quattro squadre miste under 14, composte da ragazze e ragazzi del territorio. Il regolamento del torneo, oltre alle consuete norme di gioco, ha previsto alcune novità, per incoraggiare il protagonismo giovanile, nella logica dello sport per lo sviluppo. Giocatrici e giocatori hanno potuto autogestire l’arbitraggio; scegliere una regola speciale aggiuntiva ispirata alla strategia Olympism365, in ogni partita; concordare fra diverse squadre l’autovalutazione e la valutazione della squadra avversaria, basate sul comportamento più che sul risultato agonistico.
Lo sforzo educativo nella pratica sportiva si può realizzare con scelte semplici ma pensate. Orientare atleti in erba a non escludere le ragazze; festeggiare con abbracci sinceri gli avversari che hanno fatto gol; favorire il gioco di squadra passandosi spesso la palla; riconoscere un bonus a chi ha dato il meglio di sé nell’azione sportiva: sono piccoli decisivi gesti che favoriscono nei giovani l’attenzione alla parità di genere, al rispetto, all’amicizia e solidarietà, all’eccellenza. Anche l’esercizio di valutare insieme la partita appena conclusa diventa un gioco aggiuntivo che intende incoraggiare un atteggiamento riflessivo sul proprio modo di intendere e praticare lo sport; crescere insieme dentro e fuori il campo.
«Obiettivo della collaborazione con il CISP e del progetto, che proseguirà dopo la pausa estiva, è promuovere nel territorio della Locride pratiche educative legate allo sport che siano leva per lo sviluppo sostenibile e l’inclusione giovanile, in linea con le strategie di crescita del territorio che mettiamo in campo ormai da anni» dichiara il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì.