“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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Reggio Calabria, il Cinema Aurora di Santa Caterina non chiuderà: “Ripartiamo entro ottobre”

di Walter Alberio – Il Cinema Aurora di Santa Caterina non chiuderà. La “lunga” chiusura estiva aveva sommessamente fatto preoccupare gli spettatori reggini che in tanti anni hanno frequentato la storica sala della città, fino a far pensare al peggio: un’altra serranda abbassata, un’altra chiusura, un altro spazio culturale e di aggregazione che si spegne, mentre la città se ne va docile in quella buonanotte*, non come avrebbe auspicato Dylan Thomas.

E invece no, almeno questa volta. Almeno questa volta, torneremo a scorgere quella locandina lungo via Santa Caterina, saliremo i due gradini dell’Aurora, terremo stretto tra indice e pollice il biglietto con il titolo della pellicola del giorno ed entrando in una delle due sale saremo ancora investiti dal buio e poi dalla luce sul grande schermo.

Nel giro di pochi anni, Reggio Calabria ha visto lo storico cine teatro “Siracusa” trasformarsi in un negozio di abbigliamento e, poi, nel fast food di una multinazionale. Un giorno ha visto il cine teatro Odeon, la sala nei pressi del MarRC, chiudere i battenti e non riaprire mai più. Poco clamore. Perché Reggio Calabria, si sa, in fondo vive da molto tempo la sua lunga estate, la sua dolce e amara finzione. Anche se alla fine di agosto i ragazzi se ne vanno, lei assapora il suo inganno e ne perpetua il ricordo. Va detto. Questa è una città impassibile, dove nulla sembra accadere per davvero, anche se accade. E chi vi rimane ingaggia quotidianamente un corpo a corpo con la sua apatia.

La storia non si ripete, non questa volta. Risate e stupori, lacrime e bisbigli, solitudini e abbracci non verranno ingoiati dalla nostalgia. Quel pezzo di storia rimarrà al suo posto. Il cinema Aurora ha spesso proposto al pubblico una programmazione di qualità, con particolare attenzione alle pellicole europee, e ha ospitato anche eventi culturali e legati al mondo cinematografico. E continuerà a farlo, garantiscono i proprietari.

“La notizia della chiusura è completamente infondata”, ci dice il proprietario Francesco Fortugno. “Il ritardo dell’apertura è dovuto ad aspetti burocratici per un cambio di assetto societario, ma entro il mese di ottobre il locale riaprirà in toto”.

Numeri alla mano, in una città di 170mila abitanti circa rimangono, dunque, nove sale cinematografiche in tutto, una ogni 19mila abitanti circa. Una città che non può permettersi oltre di perdere altri spazi, soprattutto quelli che esprimono una forte identità e hanno una valenza storica, privati o pubblici che siano. C’è ancora tanto da fare per resistere ed esistere a Reggio Calabria, che recentemente uno studio ha piazzato in fondo alla classifica delle città italiane per qualità della vita. Non è la prima volta. Ma, poi, perché mai? “(…) il paesaggio, dicono, è così bello”.

*Non andartene docile in quella buona notte / Infuriati, infuriati contro il morire della luce

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