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Il ministro Lamorgese a Reggio Calabria: “No costi sbarchi sui bilanci comunali”. Ma glissa sui brogli elettorali

di Claudio Cordova – “I sindaci non possono avere sui propri bilanci i costi degli sbarchi che si verificheranno nei prossimi mesi”. Così il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese al termine della riunione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica che ha presieduto a Reggio Calabria. Immigrazione, ma anche aumento dell’organico delle forze dell’ordine e contrasto alla ‘ndrangheta. Questi i temi affrontati, tanto nella riunione, quanto nella conferenza stampa conclusiva.

Gli sbarchi aumenteranno

“Bisogna aspettarsi numeri più alti rispetto a quelli dello scorso anno” ha detto la responsabile del Viminale commentando gli ultimi giorni della Calabria, dove si sono registrati diversi sbarchi. Del resto, la situazione geopolitica è cambiata, tanto in Africa, quanto, ovviamente, in Europa con la guerra in Ucraina.

“Sono aumentati gli sbarchi autonomi – ha proseguito Lamorgese – con barche a vela, soprattutto dalla Turchia. Per quanto concerne le nazionalità in arrivo, la maggior parte è rappresentata da afghani, ma anche da egiziani e cittadini del Bangladesh. E ovviamente dalla Libia”.

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E la situazione dei prossimi mesi non sembra destinata a migliorare, anzi. A spingere ulteriormente i flussi migratori sarà, con ogni probabilità, la guerra in Ucraina e la conseguente crisi alimentare di quel grano che, proprio dall’Ucraina, arriva in massima parte in quei Paesi.

Il caso Roccella Jonica

Uno dei centri maggiormente interessati dai flussi migratori è, in provincia di Reggio Calabria, Roccella Jonica. Proprio negli scorsi giorni, il sindaco Vittorio Zito ha incontrato il prefetto che al Viminale si occupa di immigrazione per affrontare la questione: “I sindaci non possono avere sul bilancio i costi dei nuovi sbarchi. Sarà il Viminale a prendere in carico le somme” ha annunciato Lamorgese.

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Non è l’unico annuncio del ministro degli Interni: “Al mio rientro firmerò la proroga di un mese per i comuni che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione”. E, ancora, ha annunciato l’aumento dell’organico delle forze di polizia per la stagione estiva e l’emergenza quartieri a Reggio Calabria, con l’arrivo di 68 nuove unità.

Le dichiarazioni di Gratteri

Su esplicita domanda, Lamorgese ha anche risposto, gettando acqua sul fuoco, alle dichiarazioni del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che aveva definito “non pervenuto” il premier Mario Draghi sul tema delle mafie. Lamorgese ha affermato di non aver inteso quelle affermazioni come un attacco al Governo: “Conosco da molti anni il procuratore Gratteri, l’ho visto e sentito recentemente, c’è sempre stato un rapporto positivo con il Ministero degli Interni”.

Il ministro, però, ha rivendicato l’operato dell’attuale Governo e anche di quelli precedenti sul tema delle mafie. Anche ora che l’Italia sarà invasa dai fondi comunitari stanziati per far ripartire l’Europa dopo la pandemia da Covid-19: “C’è un’attività per schermare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza dalla criminalità organizzata” ha detto.

Dribbling sui brogli comunali a Reggio Calabria

Il responsabile del Viminale, invece, ha glissato sul tema dei brogli comunali a Reggio Calabria. L’inchiesta con cui la Procura di Reggio Calabria avrebbe scoperto un sistema di alterazione del voto in cui sarebbe stato coinvolto anche l’allora capogruppo del Pd, Antonino Castorina.

Lamorgese ha demandato al prefetto Massimo Mariani le questioni, peraltro già all’attenzione della Prefettura, con gli accertamenti investigativi che sarebbero ancora in corso. Proprio su questo punto, probabilmente, il ministro ha incontrato in mattinata una rappresentanza dei consiglieri comunali di opposizione, ma, almeno ufficialmente non ha voluto aggiungere granché: “Ho detto loro che in questa fase non servono scontri politici, ma occorre lavorare insieme”.

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