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La FP CGIL di Cosenza elogia l’intervento della polizia penitenziaria: “Professionalità e impegno nonostante le criticità”

Un nuovo e importante intervento della Polizia Penitenziaria ha avuto luogo questa mattina presso la casa circondariale di Cosenza, dove durante un’operazione di controllo e prevenzione sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi smartphone in possesso di detenuti appartenenti al circuito di media sicurezza.
A darne notizia attraverso le dichiarazioni della coordinatrice della FP CGIL di Cosenza Lucia Covello e il coordinatore regionale FP Angelo Boeti, che hanno voluto sottolineare tanto il successo dell’operazione quanto le gravi criticità in cui versano gli istituti penitenziari, e in particolare il personale che vi opera.
“La FP CGIL di Cosenza ancora una volta – afferma la grande professionalità e il senso del dovere degli agenti di Polizia Penitenziaria hanno sopperito alle numerose falle del sistema carcerario, che ormai sembra aver abdicato al suo ruolo fondamentale di presidio della legalità, della sicurezza e della prevenzione.”
Il sindacato evidenzia come, senza interventi strutturali, le carceri continueranno a rimanere vulnerabili, esposte al rischio crescente di infiltrazioni della criminalità organizzata, che sfrutta le falle del sistema per portare avanti attività illecite anche all’interno delle strutture detentive.
“Per garantire un controllo reale e costante – aggiungono il Segretario Alessandro Iuliano, Lucia Covello e Angelo Boeti – è necessario potenziare urgentemente gli organici, ormai ridotti all’osso in tutta Italia, e affiancare strumenti tecnologici all’avanguardia, in grado di prevenire e contrastare fenomeni sempre più sofisticati, come l’introduzione di oggetti non consentiti attraverso l’utilizzo di droni.”
La FP CGIL di Cosenza rivolge un plauso non solo al personale operante, ma anche alla Dirigenza del carcere per l’impegno costante nell’organizzazione di controlli preventivi, nonostante le limitate risorse umane a disposizione.
Il sindacato esprime però rammarico per l’esiguo numero di agenti impiegati nell’operazione e auspica un maggiore impegno da parte dei superiori uffici affinché vengano garantiti rinforzi e un adeguato supporto al personale già in servizio, che ogni giorno è chiamato a fronteggiare sfide sempre più complesse, spesso “a mani nude”, contro un sistema criminale organizzato e ben strutturato.

 

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