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Inaugurato a Morano il Centro Studi Internazionale della Migrazione (CESIM). Il sindaco Mario Donadio: “Un ponte tra passato e futuro”

Sabato 11 gennaio, alla presenza di diverse personalità politiche, l’inaugurazione del Centro Studi Internazionale della Migrazione (CESIM). Un progetto innovativo e ambizioso, che nasce nell’ambito del Contratto di Rigenerazione Sociale e Culturale del centro storico di Morano – Intervento n° 11, ed è finanziato con fondi del PNRR – New Generation EU.

 

Situato al primo piano del Chiostro San Bernardino da Siena, il CESIM dispone di ambienti accoglienti e funzionali, arredati con attenzione ai dettagli, e si propone come luogo di approfondimento del fenomeno migratorio, con particolare attenzione alle esperienze che hanno segnato la storia della comunità moranese. L’obiettivo principale è analizzare le cause storiche, sociali e antropologiche che hanno portato migliaia di cittadini a emigrare verso terre lontane. Rubricabile come drammatico sradicamento di intere fasce di popolazione, col trascorrere del tempo, forte dello spirito di adattamento insito nel cuore dell’uomo, la contingenza ha progressivamente favorito la circolazione delle idee, arrivando oggi a disegnare finanche linee di sviluppo improponibili sino a qualche decennio fa. Parallelamente, il Centro si pone l’intento di riscoprire le origini e la coscienza collettiva, stimolando la conoscenza del patrimonio culturale del posto. Non a caso, ha chiarito l’architetto Rosanna Anele, coordinatrice dell’Area Tecnica del Comune di Morano, il CESIM è pensato per dialogare con l’altro rilevante percorso in itinere presso la municipalità locale e riguardante forme di turismo sostenute dal diffuso sentimento di riappropriazione identitaria.

 

La cerimonia, introdotta dalla scopertura della targa posta all’ingresso della sede per mano del primo cittadino Mario Donadio, affiancato dal vicesindaco Pasquale Maradei, dal presidente del Consiglio comunale Francesca Rosito, dall’assessore Salvatore Siliveri, dai consiglieri Antonio SpinaFrancesco SoaveBiagio Angelo Severino, dai parlamentari Ernesto Rapani e Fabio Porta,  dall’arch. Rosanna Anele, segna di fatto l’avvio delle attività. Ma quel che sarà e dovrà diventare il CESIM a regime è stato doviziosamente illustrato nell’affollato convegno tematico “Morano/Porto Alegre, storie di partenze, restanze, ritorni e ri-generazioni”, tenutosi nella spaziosa e ben attrezzata Sala conferenze.

 

Si sono avvicendati all’ambone, ognuno per il ruolo e le funzioni ricoperte:

a)      Giuseppe Sommario, dell’Università Cattolica di Milano, che ha presentato la sua indagine intitolata “La biografia della comunità dei moranesi nel mondo”. Sono emersi dati sorprendenti e il grande desiderio di mantenere vivo il rapporto con i propri luoghi non solo da parte dei nativi ma anche per le ultime generazioni.

b)      Giancarlo Lamensa, vicepresidente della Provincia di Cosenza, che ha garantito l’appoggio dell’Ente bruzio.

c)      Gerardo Bonifati, presidente nazionale FITP, che ha parlato delle occasioni di crescita connesse ai costumi e all’enorme potenzialità delle aree interne.

d)      Fabio Porta, deputato eletto nella circoscrizione estero, conoscitore delle comunità di italiani residenti all’estero, nella fattispecie quella di Porto Alegre dove vivono circa trentamila moranesi. Porta ha rimarcato la necessità di ravvivare le relazioni esistenti e alimentare ulteriori iniziative di reciproco contatto.

e)      Rosanna Anele, estensore del programma Ri_AbitareMorano, che ha illustrato gli obiettivi strategici della struttura, soffermandosi sulla ratio del processo di rigenerazione in esso contenuto e l’intreccio CESIM – Turismo delle radici.

f)       Donato Sabatella, referente CESIM- Catasta, che ha presentato una concreta proposta di crescita, evidenziando, tra l’altro, le opportunità derivanti dalla creazione di adeguati percorsi della memoria.

g)      Nicodemo Misiti, che ha condiviso con il pubblico l’esperienza maturata intorno al piano Calabria/Stato di Santa Caterina.

h)      Ernesto Rapani, senatore della Repubblica. Il parlamentare rossanese ha garantito l’impegno del Governo in materia di valorizzazione e promozione dell’italianità nel mondo, incoraggiando l’Amministrazione locale a proseguire nel solco tracciato.

Le conclusioni sono state tratte dal sindaco Mario Donadio. Dopo un dettagliato excursus storico e sociale, piattaforma utilizzata per costruire un articolato intervento, Donadio ha posto l’accento sulla «proficua prosecuzione del programma Ri_AbitareMOrano». «Un cammino che, sebbene non privo di iniziali difficoltà procedurali – ha osservato il sindaco -, oggi, con la tenacia di questa e della precedente Amministrazione che ha lanciato e voluto questo progetto, comincia a raccogliere i primi rigogliosi frutti».

 

Nella serata – trasmessa in streaming sul canale social della Proloco di Morano, guidata da Rocco Ingianna – sono giunti da remoto i videomessaggi dell’ambasciatore del Brasile in Italia, Renato Mosca, del console generale d’Italia a Porto Alegre, Valerio Caputo, del consigliere Comites e membro della comunità moranese di Porto Alegre Rosaria Anele, del presidente del Centro Calabrese R.S. Porto Alegre Filomena Rizzo Bloise Feoli.

 

Un significativo passo avanti, dunque, compiuto per rinsaldare legami e rinverdire gli effetti di prossimità mai sopite ma bisognose di cure e attenzioni.

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