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Vaccarizzo albanese si prepara alla teofania. 6 gennaio l’antica celebrazione greco-ortodossa. Sindaco invita tutti nel salotto diffuso

C’è una Calabria autentica, identitaria e spesso ancora sconosciuta che è esattamente quella che provoca emozioni, fa vivere esperienze ed attrae quanti oggi nel mondo sono alla ricerca di senso e di luoghi, di contenuto e di spirito, antichi e diversi dalle routine commerciali contemporanee. È la Calabria dell’entroterra ed è quella che eredita, tutela e valorizza lo straordinario patrimonio distintivo, culturale e religioso, arbëreshe di cui siamo orgogliosamente testimoni e promotori, 365 giorni l’anno.

 

VIVI LA TERRA ARBËRESHE A NATALE, CONTINUANO INIZIATIVE ED ESPERIENZE

È con questa consapevolezza – spiega il Sindaco Antonio Pomillo – che anche quest’anno abbiamo promosso ed accolto nelle nostre piazze, nei nostri vicoli, nelle nostre chiese e nel nostro Museo, tanti visitatori spontanei, nell’ambito delle diverse proposte ed iniziative che, anche e soprattutto insieme alla Parrocchia, hanno animato JETOJ DHEUN ARBËRESH NE KRISHTLINDJE. – Vivi la terra Arbëreshe a Natale, la declinazione natalizia del progetto istituzionale di destinazione turistica Vakarici – Il Salotto Diffuso sul quale siamo investendo energie, contenuti e prospettive.

 

SINDACO INVITA TERRITORIO PER RISCOPRIRE IDENTITÀ ENTROTERRA

In questa cornice – aggiunge il Primo Cittadino – soprattutto il giorno dell’Epifania rappresenta ancor di più un’opportunità per riscoprire la ricchezza culturale e identitaria del popolo e dei costumi arbëreshë attraverso un rito secolare che continua ad unire tradizione e spiritualità. La Grande Benedizione delle Acque, in programma sabato 6 gennaio nel nostro comune, offrirà a tutti – conclude Pomillo, rinnovando l’invito a raggiungere Vaccarizzo Albanese – un’esperienza sicuramente singolare, rispetto ai richiami troppo spesso solo consumistici delle feste natalizie.

 

ALLE 10.30 LA MESSA. ALLE 12 LA GRANDE BENEDIZIONE DELLE ACQUE

La cerimonia avrà inizio con la Santa Messa alle ore 10.30, seguita da una suggestiva processione fino alla Fontana Vecchia, nei pressi dell’anfiteatro Eco delle Acque. Qui, dopo le preghiere rituali, intorno alle ore 12, il crocifisso verrà immerso per tre volte in acqua e verranno benedetti i presenti. La celebrazione, radicata nella tradizione greco-ortodossa, non ha nulla a che vedere con l’Epifania cattolica, l’arrivo dei tre Re Magi, ma prende il nome di Teofania, termine che indica la manifestazione della Trinità al battesimo di Gesù nel fiume Giordano.

 

PADRE ELIA HAGI: MOMENTO DI PROFONDA SPIRITUALITÀ E RINNOVAMENTO

La Grande Benedizione delle Acque – spiega il Parroco Padre Elia Hagi – è un momento di profonda spiritualità e rinnovamento. Con l’immersione del crocifisso nell’acqua, benediciamo non solo la fonte d’acqua, ma simbolicamente tutta l’acqua del mondo e la natura stessa. Questo gesto rappresenta l’impegno dei cristiani nella tutela del Creato e nella purificazione interiore.

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