Fa comodo ai consiglieri di minoranza buttarla in caciara. Immaginiamo, però, per un solo momento di essere nel Metaverso: se fossero loro al governo della città, non avrebbero mosso un dito per alberi senza alcun valore storico, peraltro dannosi per la pavimentazione e il rifacimento delle condutture delle acque reflue, motivo per cui il comune di Corigliano Rossano ha deciso di intervenire per rifare la piazza. Detto questo, consiglieremmo un utilizzo meno ossessivo-compulsivo dei social per facili e populiste denunce alla “piove, governo ladro”.
Capiamo quanto faccia comodo parlare alla pancia e non alla testa della gente, ma essere tirati in ballo in modo strumentale non lo accettiamo. Anche Europa Verde-Verdi/Avs è stata presente ieri mattina in piazza con il nostro coordinatore regionale Giuseppe Campana per constatare cosa stesse accadendo, soprattutto alla luce di una proposta presentata nei giorni scorsi dal Wwf e sostenuta dal partito: la proposta di una campagna per l’“adozione” de pini per ripiantarli nell’Oasi Wwf di viale Mediterraneo.
“Dove sono i Verdi e gli ambientalisti amici del sindaco” è dichiarazione che non possiamo accettare proprio in virtù del nostro storico.
Ai polemici di professione riveliamo che in data 17 dicembre il partito ha segnalato al sindaco e all’assessore di riferimento, per iscritto, non sui social e nemmeno per telefono, le istanze riferirci da molti cittadini preoccupati per il taglio di quei pini marittimi, chiedendo anche l’intervento sul posto della Polizia locale.
Agli smemorati ed a quanti si risvegliano una mattina botanici, un’altra ingegneri, l’altra ancora geometri da bitume, ricordiamo, ancora, che siamo sempre stati in primissima fila in tutte le vertenze ambientali del territorio, negli ultimi 30 anni. Chiediamo a lor signori, al signor Lucisano che ha testimoniato la presenza dei Verdi pubblicando una foto con il nostro coordinatore regionale sul posto per poi chiedere dov’erano i verdi amici del sindaco, dove sono stati loro per tutti questi anni quando la nostra città ha rischiato di diventare la pattumiera della Calabria, quando Bucita stava di essere trasformata in una discarica a servizio del sud Italia?
Facile, troppo facile pontificare sui social indossando i panni dell’ambientalista da tastiera.
Un’ultima considerazione: non siamo onniscienti e onnipresenti, ma sempre pronti a “scendere in piazza” quando si mette in discussione il valore AMBIENTE. Siamo sempre disponibili al confronto e alla formazione su temi ambientali, tant’è che le porte della nostra sede sono sempre aperte. E le “battaglie” si imbraccino con cognizione di causa: è notorio il pressappochismo ed il becero populismo di un centrodestra sempre più cazzaro.