“L’obiettivo è quello di riscoprire un patrimonio cinematografico che rischiava di andare perduto, recuperare e restaurare pellicole che ci hanno permesso di conoscere periodi storici importanti e racconti inediti. Grazie a ‘The Memories Film Fest’ le memorie cinematografiche ritornano a vivere. Per questa seconda edizione del festival sono previste importanti partnership. Accanto all’Archivio Cineteca della Calabria e all’Archivio audiovisivo Lastcam, avremo la Cineteca dello Stretto, la Cineteca Sarda, l’Istituto cinematografico dell’Aquila La Lanterna Magica e l’Istituto Luce”.
Ad affermarlo è Caterina Iannelli, direttrice artistica del festival che si svolgerà a Bocchigliero, nel cuore della Sila Greca, il 17 e il 18 agosto.
Dopo aver riportato alla luce un film datato 1927, “L’Estate Silana”, un documento unico con immagini inedite del territorio silano e della Calabria che è stato proiettato per la prima volta lo scorso anno nel corso della prima edizione del festival, per l’edizione 2024 di “The Memories Film Fest” è stata scelta una pellicola del cinema muto del 1919, di cui si erano perse le tracce. Sabato 17 agosto, nell’Anfiteatro di Bocchigliero, verrà proiettato ‘Capelli Biondi’, un lungometraggio muto avvolto nel mistero, il cui recupero ha dell’incredibile. Ritrovato dalla Cineteca dello Stretto nel suo fondo di Ortigia, il film è l’unico prodotto dalla casa di produzione romana Costantini. Nulla è al momento noto degli attori e del regista. Il titolo rimanda a un’opera omonima scritta da Salvatore Farina e pubblicata nel 1875. La pellicola in nitrato di cellulosa, unica copia sopravvissuta, grazie al lavoro di digitalizzazione e restauro digitale, è stata riportata alla luce e verrà proiettata con l’accompagnamento musicale del compositore Michele Catania al pianoforte, Ilenia Giorgiani al flauto, Roberto Scolaro al sax contralto. La serata del 17 agosto, condotta dalla giornalista Rai Gabriella d’Atri, si aprirà, alle ore 21.30, con un omaggio musicale a Marcello Mastroianni. Sul palco saliranno anche Patrizia Cacciani e Fabrizio Micarelli dell’Istituto Luce e la soprintendente archivistica della Calabria, Giulia Barrera.