Cinquecentomila euro. È questa la proiezione sui dodici mesi dei risparmi ottenuti con i sistemi decisi di comune accordo con la società che eroga l’energia, l’impresa che cura la manutenzione degli impianti, uffici e tecnici. «Un grande lavoro sinergico – ha spiegato il sindaco Giovanni Papasso – che ora finalmente sta dando i suoi frutti». Tutti i comuni si sono trovati in questa situazione di aumento esponenziale del costo dell’energia elettrica e, nonostante l’adesione a Consip e le altre misure prese, gli incrementi nella spesa ci sono stati ugualmente.
Ma a Cassano -si legge in un comunicato stampa dell’ente – le contromisure stanno funzionando: il comune ha azionato meccanismi di risparmio energetico tagliando la spesa in modo intelligente. «All’inizio – ha spiegato Papasso – il taglio è stato brusco ma necessario». Da ottobre, ogni giorno, infatti, si era ridotto di circa 2 ore e 10 minuti del tempo di accensione degli impianti, prevedendo un ritardo di 15 minuti nell’accensione ed un anticipo dello spegnimento di 1 ora e 55 minuti. Un sacrificio per il quale ringrazio i cittadini che si sono visti privare della propria libertà. Poi abbiamo cominciato a mettere mano agli impianti di illuminazione, di comune accordo con la ditta, e abbiamo potuto portare molte migliorie grazie anche al conseguente (leggero) abbassamento del costo dell’energia elettrica. Ora, infatti, l’orario di accensione si è ridotto passando da 2 ore e 10 minuti a mezz’ora: la sera le luci vengono accese solo dieci minuti dopo rispetto al vecchio orario mentre la mattina si spengono venti minuti prima rispetto agli orari pre-crisi. Una situazione nemmeno percepita dall’utente perché con la regolazione astronomica delle luci, l’accensione delle stesse si regola in base alla luce naturale di alba e tramonto così si evita di avere le luci artificiali accese in contemporanea alla luce naturale o ad avere troppo buio subito dopo il crepuscolo.
«Un meccanismo – dice ancora il sindaco – che prima non era possibile per questioni strutturali della rete ma che poi lo è diventato grazie alla manutenzione e aggiornamento dell’impianto che abbiamo chiesto noi». C’è anche un’altra novità: invece che spegnere tutto l’impianto si sta lavorando per avere un sistema basato sull’alternanza: dopo la mezzanotte sulle arterie principali ci sarà un palo acceso e uno spento mentre questo non varrà per le aree che l’amministrazione comunale ha deciso di salvaguardare come centri storici e piccoli quartieri. Una situazione già in funzione in tante zone.
«Abbiamo preso questa decisione – spiega ancora in sindaco – per questioni legate alla sicurezza pubblica e per evitare che su strade meno battute e vicoletti ci fosse quel buio che avrebbe potuto favorire qualche malfattore. Aggiungo, infine, che man mano che la rete viene adeguata al nuovo sistema, vengono riaccese anche quelle parti dell’impianto in alcune (poche) zone dove risulta attualmente spento quindi la situazione tornerà dappertutto presto alla normalità. Stiamo facendo un lavoro importante che ci permette sia ora e sia in futuro di contenere i costi».
In proiezione, infatti, queste misure hanno permesso un risparmio del 20% sul totale in due trimestri e, così, è stata salvaguardata la spesa pubblica: in sei mesi c’è stato un risparmio di 250 mila euro e in proiezione annuale di 500 mila euro.
«Un grande risultato – ha chiuso Papasso – dopo l’impatto negativo avuto dagli aumenti nel mercato internazionale sul costo dell’energia, per volontà della mia amministrazione e della ditta ci siamo messi al lavoro trovando soluzioni che funzionano salvaguardando, allo stesso tempo, centri storici e zone a rischio. Abbiamo mantenuto l’impegno mantenuto trovando una soluzione condivisa anche dai cittadini che ringrazio per aver dovuto subire il disagio dello spegnimento delle luci nelle scorse settimane ma questo ci ha permesso, anche grazie al leggero abbassamento del costo dell’energia, di rientrare nella spesa. Il lavoro fatto ci ha permesso di non spendere due milioni di euro in un anno per la spesa della corrente con ulteriori rischi per le casse comunali. Invece ora la situazione è rientrata e c’è più sicurezza e grazie a questo sacrificio fatto in primis dai cittadini avremo anche un beneficio anche sul bilancio del 2023»