Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca e riunitosi nella sala delle adunanze del Consiglio Provinciale di Piazza 15 Marzo, per la temporanea indisponibilità della sala consiliare di Palazzo dei Bruzi, attualmente interessata da lavori di riparazione strutturale, ha ratificato la variazione di bilancio prevista dalla deliberazione della Giunta Comunale n. 156 del 30 novembre scorso, ai sensi dell’art. 175, comma 4 del T.U.O.E.L. L’assise consiliare ha, inoltre, riconosciuto, presente alla seduta il Sindaco Franz Caruso, i debiti fuori bilancio derivanti da sentenze provvisoriamente esecutive, per condanna delle spese legali a seguito di annullamento di verbali da infrazioni del Codice della Strada e quelli derivanti da un contratto in essere con l’Aterp per i locali di un immobile di via Popilia, sede dell’ex Circoscrizione.
Sul regolamento delle rateizzazioni, l’assemblea di Palazzo dei Bruzi, dopo una breve sospensione dei lavori ed una riunione dei capigruppo, ha deciso di votare un emendamento del regolamento in senso più favorevole ai cittadini, ma ha rinviato la votazione del punto all’ordine del giorno alla prossima seduta del 3 gennaio 2023 per acquisire, sull’emendamento, il parere dell’organo di revisione.
Il Consiglio comunale si è poi espresso all’unanimità quando si è trattato di designare un delegato nel Consiglio di Amministrazione del Convitto Nazionale Statale “B. Telesio” , secondo quanto previsto dall’articolo 203 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. L’assemblea ha designato il consigliere comunale Francesco Graziadio.
Via libera del Consiglio anche alla ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche ex art. 20, d.lgs. 19.08.2016, n. 175, come modificato dal d.lgs. 16.06.2017, n. 100, integrata con la rilevazione annuale delle partecipazioni e dei rappresentanti. Rinviata, invece, l’adesione all’Ente di Governo “Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria”, in quanto l’argomento dovrà essere oggetto di discussione nella competente commissione consiliare, così come sono stati rinviati il riconoscimento dei debiti fuori bilancio previsto ai punti 8 e 9 dell’ordine del giorno perché anche in questo caso sarà necessaria la discussione davanti alla commissione bilancio per acquisire il parere del collegio dei revisori dei conti.
Il Dibattito
Sulla ratifica della variazione di bilancio prevista dalla deliberazione della Giunta Comunale n. 156 del 30 novembre scorso, ha relazionato l’Assessore al bilancio Francesco Giordano. “La variazione – ha detto Giordano – ha già avuto il parere favorevole dell’organo di revisione ed ammonta a più di 4 milioni di aumento del castelletto complessivo sia di parte entrata che di parte uscita. Una variazione – ha aggiunto il titolare della delega al bilancio – che consiste in una macrovariazione compensativa di parte corrente con lo spostamento di fondi da un capitolo all’altro secondo le esigenze manifestate dai vari settori e dirigenti. Sono state registrate in contabilità le poste attive e passive per poter introitare una serie di finanziamenti ricevuti nell’ambito del PNRR. Sono stati, inoltre, registrati circa 400 mila euro di maggiori entrate di parte corrente”. Subito dopo , in sede di dichiarazioni di voto sulla pratica di variazione di bilancio, è intervenuto, a nome di tutta la minoranza, il consigliere comunale Giuseppe D’Ippolito che si è dichiarato in disaccordo non per le questioni tecniche esposte dall’Assessore al bilancio, ma per le motivazioni che sono state fornite. Pur riconoscendo i criteri di legittimità, D’Ippolito ha invitato il Consiglio comunale a valutare più attentamente questo tipo di pratiche, senza accettare supinamente le scelte di bilancio operate dalla giunta. La variazione è poi passata con 19 voti favorevoli e 7 contrari.
Al momento di trattare il punto del regolamento delle rateizzazioni ha chiesto la parola il consigliere comunale Raffaele Fuorivia che in commissione bilancio si è fatto promotore di un emendamento che modifica lo stesso regolamento chiedendo di rivedere l’articolo 6 che disciplina la decadenza dal beneficio della rateizzazione, introducendo la possibilità di accedere alla rateizzazione anche per coloro che non abbiano versato due rate anche non consecutive. “Ho avanzato questa richiesta – ha detto Fuorivia – per dare anche a questi cittadini la possibilità di saldare i debiti che hanno nei confronti dell’Amministrazione comunale. Vogliamo cercare di rendere meno gravosi i tributi, considerate le enormi difficoltà che le famiglie sono costrette a sopportare per i costi dell’energia e del gas e per i rincari delle bollette.
Con questo sistema più tollerante di rateizzazione – ha aggiunto Fuorivia – da un lato cercheremo di recuperare il più possibile le entrate tributarie che sono il fondamento delle entrate comunali e dall’altro verremo maggiormente incontro alle esigenze dei cittadini consentendo loro di mettersi in regola. Ritengo fondamentale emendare l’articolo in questione, sia per le casse comunali, sia per i cosentini che attraversano un momento di forte difficoltà”.
Dopo una sospensione di 5 minuti durante i quali si sono riuniti i capigruppo, è stato deciso di votare subito l’emendamento, che è passato all’unanimità, ma rinviando la discussione sul regolamento al consiglio del prossimo 3 gennaio.
Sulla ricognizione periodica delle partecipazioni detenute dal Comune di Cosenza è poi intervenuto nuovamente l’Assessore al bilancio Francesco Giordano sottolineando che “si tratta di un adempimento obbligatorio che prevede che entro il 31 dicembre di ogni anno le amministrazioni pubbliche effettuino con proprio provvedimento un’analisi dell’assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.
In occasione dell’ultima ricognizione – ha detto inoltre Giordano – venne elaborato un piano di razionalizzazione che prevedeva la fusione per incorporazione della A.S.M.C. in Amaco che è intervenuta e poi prevedeva la rivitalizzazione della società Cosenza Acque SPA trasformata nella nuova Azienda speciale consortile “Acque pubbliche della Calabria” che era deputata in origine alla gestione del servizio idrico integrato regionale e che doveva essere anche strumento di captazione di una serie di finanziamenti che sarebbero stati erogati nell’ambito del PNRR. Poi è intervenuta la legge regionale del 10 aprile 2022 che ha disposto la soppressione delle ATO e la loro sostituzione con Arical, questa nuova entità regionale che ha affidato a Sorical la gestione del servizio idrico regionale. I comuni devono affrettarsi non solo ad aderire, ma anche a trasferire le banche dati per poter cominciare a gestire i ruoli idrici.” Fin qui l’attività di ricognizione delle partecipazioni detenute dal Comune su cui si è soffermato l’Assessore Giordano che per la questione di Amaco ha rinviato tutto al Consiglio comunale del prossimo 3 gennaio. “La situazione – ha detto a questo proposito l’Assessore al bilancio – è di stallo. L’Ente sta valutando ogni possibile soluzione per il mantenimento in vita della società e dei servizi. Non è comunque agli atti la previsione di alcuna forma di dismissione perché non rientra nella casistica in questione. La prospettiva è quella del suo recupero e di mantenimento della forza lavoro e del servizio essenziale per i cosentini”.
Sulla ricognizione periodica delle partecipazioni detenute dal Comune il consigliere Giuseppe D’Ippolito ha poi preannunciato la sua astensione, “in quanto la pratica – ha detto – è pervenuta all’attenzione della commissione stamattina. Ancora una volta il nostro rilievo – ha precisato – non è sul merito, ma sul metodo”.
Il punto all’ordine del giorno è stato poi approvato con 19 voti a favore e 6 astensioni.
Ancora un breve intervento dell’Assessore Giordano si è registrato sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Sulle soccombenze derivanti da sentenze provvisoriamente esecutive, per condanna delle spese legali a seguito di annullamento di verbali da infrazioni del Codice della Strada, Giordano ha sottolineato che “è emerso l’obbligo di rifondere 73 cittadini per un ammontare complessivo di poco più di 23 mila euro. Si tratta di adempimenti cui l’Ente ha già fatto fronte con un pagamento anticipato per evitare oneri maggiori all’Ente. Ora occorre solo riconoscerne la legittimità che è pressoché obbligata. L’altro riconoscimento – ha aggiunto Giordano – scaturisce da un contratto che il Comune ha in essere con l’Aterp per l’utilizzo di locali adibiti da molto tempo ad attività istituzionali. In questo caso è emersa la necessità di aumentare lo stanziamento di circa 12 mila euro. Il contratto in essere non è stato mai disdettato e quindi l’Ente ha l’obbligo di pagare”.
Sul punto, in sede di dichiarazioni di voto, è intervenuta la consigliera comunale Bianca Rende che ha sottolineato come “le due pratiche in discussione rendono manifesto il ruolo del consigliere che si assume responsabilità anche quando non condivide nulla, perché deve rispondere della serietà dell’Ente”. Con riferimento alle multe “sistematicamente annullate” Bianca Rende ha parlato di “una non corretta segnalazione delle ZTL a danno dei cittadini. Un modo per far cassa”. Sull’immobile di via Popilia Rende ha aggiunto: “prendiamo per buona la dichiarazione dell’assessore. I beni comunali sono in una specie di limbo. Pochi sanno come vengono realmente utilizzati. Spesso si tratta – ha aggiunto Bianca Rende – di un utilizzo de facto, non regolato da alcuna convenzione. Non ce lo possiamo permettere. Invitiamo, pertanto, sia l’assessore che la dirigente a fare una accurata ricognizione e qualora sia necessario, che si abbia il coraggio di chiudere questi immobili”. Quindi, la consigliera Rende ha annunciato il voto favorevole.
Per fatto personale, essendo all’epoca assessore alla mobilità e trasporti, è intervenuto il consigliere comunale Michelangelo Spataro che si è mostrato in disaccordo con l’intervento di Bianca Rende. “Le ZTL erano segnalate prima ed anche ora. Tra l’altro venne all’epoca avviata una sperimentazione senza sanzioni per i cittadini proprio per farli adeguare. Bisogna assumersi in pieno le responsabilità quando si riveste questa carica – ha aggiunto Spataro”. E sui locali dell’ex circoscrizione di via Popilia ha auspicato che “all’interno della struttura vi sia quello che ha scritto il dirigente, e cioè una attività istituzionale. L’Assessore Giordano verificherà chi sono gli occupanti. Il mio auspicio è che, qualora dovessimo essere di fronte ad un immobile che non è più utile all’Amministrazione, si prenda la decisione di dismetterlo”.
Brevissima la replica dell’Assessore Giordano che ha sottolineato di aver evidenziato la gestione anomala non solo di questo cespite, annunciando anche un programma di rivisitazione delle modalità di gestione di tutti i cespiti comunali.
La serie degli interventi è stata chiusa dal consigliere Francesco Spadafora che ha condiviso il riconoscimento dei debiti derivanti da sentenze esecutive “al fine di evitare all’Ente oneri aggiuntivi”. E per questo ha espresso il suo voto favorevole. Diverso il suo atteggiamento con riferimento ai debiti derivanti dal contratto che il Comune ha in essere con Aterp. In questo caso Spadafora ha annunciato l’astensione di tutta la minoranza. “Si tratta – ha motivato – di locali che non sono di necessaria importanza per il Comune di Cosenza. Fini istituzionali? Non conosco quali siano. Se veramente vogliamo risanare le casse del Comune – ha aggiunto Spadafora – dobbiamo tagliare le spese inutili e rescindere immediatamente il contratto con l’Aterp. Quella sede aveva un senso quando era in funzione la delegazione municipale che poi è stata dismessa. 12 mila euro non sono tanti, ma non sono neanche pochi. Sarebbe più utile investire queste cifre per riparare le perdite idriche o coprire le buche”.
Il punto 6 all’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità. I debiti con l’Aterp sono stati riconosciuti, invece, con 16 voti a favore e 8 astensioni.
Prima della chiusura della seduta, il consigliere Francesco Alimena ha presentato alla Presidenza un ordine del giorno, che sarà discusso alla prima seduta utile, volto ad impegnare il Sindaco e la Giunta a rendersi parte attiva presso Governo, Parlamento ed Anci affinché sia immediatamente ripristinato, nella legge di bilancio 2023, il Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane.