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Progetto GAP 2022 (Gioco d’azzardo patologico). Evento formativo a Lamezia Terme

Formazione specifica del personale coinvolto nella realizzazione delle azioni del Progetto Gap 2022. Un corso rivolto al personale dei Serd (Servizi per le dipendenze), del privato sociale accreditato e agli assistenti sociali si è svolto giovedì 4 dicembre nella sala consiliare del Municipio di Lamezia Terme. L’intervento, gestito dall’Asp di Catanzaro sulla base del decreto della Regione Calabria, riguarda la predisposizione di un piano aziendale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (Gap), con specifiche azioni nei settori della prevenzione, diagnosi, cura e recupero. La stessa Asp ha coinvolto i servizi pubblici, il privato sociale accreditato e il volontariato: il Serd di Catanzaro con le sub-articolazioni di Soverato e Lamezia, le Comunità Terapeutiche accreditate (Centro Calabrese di Solidarietà e Progetto Sud) e la Cooperativa Sociale Zarapoti – Servizio accreditato di “Unità di Strada”. Tra le attività previste dal progetto vi è una buona parte dedicata alla formazione. A quest’ultimo evento hanno preso parte anche numerosi assistenti sociali dei Servizi pubblici e del privato sociale. I saluti istituzionali sono stati svolti dalla presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme Maria Grandinetti e dall’assessore comunale alla Cultura Annalisa Spinelli. A nome della presidente dell’Ordine degli assistenti sociali Sonia Bruzzese è intervenuta l’assistente sociale Caterina Rizzuto, mentre lo psicologo Francesco Caruso ha portato i saluti del presidente dell’Ordine degli psicologici calabresi Massimo Aiello. Per l’Asp sono intervenuti il direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Michele Rossi e la direttrice ff dei Serd aziendali Maria Giulia Audino. Quest’ultima ha poi illustrato nei particolari il progetto Gap 2022 che si sta svolgendo quest’anno, citando i dati aggiornati relativo al gioco d’azzardo patologico in Calabria e nel territorio dell’Asp, che sono sempre più preoccupanti e che il Servizio pubblico, insieme al privato sociale, cercano di arginare. Sul disturbo da gioco d’azzardo e modelli di interventi si è soffermata la psicologa del Serd di Soverato Mariarita Notaro, che è anche la coordinatrice del progetto, mentre l’assistente sociale Paola Faragò, del Serd di Catanzaro, ha relazionato su “Il gioco che non ci piace: ruolo e funzioni dell’assistente sociale del Serd. La rete dei Servizi: quale integrazione sociale?”. Tutor dell’evento sono state le assistenti sociali dei Serd Maria Pisano e Antonella Renda, presenti, fra gli altri, i referenti del Gap Carla Sorrentino (Serd Catanzaro), Vittoria Curcio (Progetto Sud), Francesco Piterà (Centro Calabrese di Solidarietà) e Ampelio Anfosso (Cooperativa Zarapoti). Interessanti le testimonianze di giocatori d’azzardo ed ex giocatori, che hanno lanciato un appello ai presenti, fra cui molti giovani delle scuole del territorio lametino, a non cadere nella tentazione del gioco. “Dal gioco d’azzardo all’usura” è stato, infine, l’argomento su cui ha parlato il professore Alberto Scerbo, docente di Filosofia del diritto all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Il docente universitario, in particolare, ha fatto una critica allo Stato che mette in campo il gioco industrializzato di massa e contemporaneamente pone in atto azioni di contrasto e di prevenzione, costituendo così una “mastodontica opera di ipocrisia istituzionale”. Scerbo ha anche proposto l’attuazione di scelte politiche alternative, se si vuole fare il bene della collettività. L’evento ha registrato un alto numero di partecipanti e un grande interesse per i temi trattati: il dibattito che ne è seguito è stato molto denso di utili spunti di riflessione.

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