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Catanzaro: CSV e Forum Terzo Settore chiedono e ottengono l’inserimento delle tematiche sociali all’interno del documento preliminare di Piano Strutturale Comunale

Per la prima volta nella storia urbanistica di Catanzaro, Il Centro Servizi al Volontariato (Csv Calabria Centro Cz Kr Vv) e il Forum del Terzo Settore Catanzaro-Soverato, hanno richiesto e ottenuto  l’inserimento delle tematiche sociali all’interno del documento preliminare di Piano Strutturale  Comunale (Psc). Secondo il presidente del Csv Guglielmo Merazzi <<la fase preliminare del Psc, conclusa da pochi giorni, ha indubbiamente rappresentato un momento di ampia consultazione, voluta dall’amministrazione comunale, aperta al mondo delle professioni, dell’associazionismo, dell’imprenditoria, delle istituzioni e, lo rileviamo con  grande soddisfazione, al mondo del volontariato e del terzo settore. E’ per la prima volta infatti che a Catanzaro, ma crediamo anche altrove, il volontariato e il Terzo settore offrono alla città il proprio contributo, elaborato in un apposito documento insieme all’Università Magna Graecia facoltà di Sociologia e con la partecipazione anche di esperti in materia energetica.

Csv e Terzo Settore – precisa il presidente Merazzi – esprimono così una propria visione della società civile e dei suoi bisogni nel contesto cittadino. Ritengo doveroso mettere in evidenza, oltre all’ampio coinvolgimento raggiunto, che il  preliminare ha rilevato il frastagliamento urbano della città che ha determinato e determina gravi limiti ostativi allo sviluppo della comunità, e ha quindi indotto molti esperti di pianificazione urbana ad indicare una via di “ammagliamento” e di ricucitura cittadina, attraverso una nuova visione di mobilità per rompere l’emarginazione di vari quartieri e abbattere il senso di abbandono e di degrado. Tuttavia, sono convinto che occorra anche e forse prioritariamente andare oltre il perimetro urbano e avviare una programmazione aperta al territorio circostante, superare l’isolamento della città anche in funzione del rafforzamento del suo ruolo direzionale utile all’intera regione e idoneo ad affermare, definitivamente, la prerogativa di capoluogo della Calabria. Altra considerazione è che finalmente in materia di urbanizzazione si coniugano, insieme agli interessi economici dell’imprenditoria, in particolare dei  “costruttori”, gli interessi sociali che mettono al centro del disegno urbanistico l’uomo, la qualità della vita e, in una parola, il bene comune.

Posso affermare  – sono sempre le parole di Guglielmo Merazzi – che il nostro contributo presentato all’amministrazione comunale, ha posto le premesse per un vero impatto sociale nelle azioni di riordino del territorio e della relativa trasformazione urbana. Penso ancora che quanto noi proponiamo può rappresentare  l’avvio in concreto di un metodo politico di partecipazione democratica dal basso, che coinvolge il cittadino, secondo il principio della cittadinanza attiva. Il Piano strutturale comunale dal titolo “Ridisegnare la città” si arricchisce così di proposte concrete e innovative, atte a garantire uno sviluppo equo, inclusivo e partecipativo. Resta rilevante il  principio di integrare le decisioni urbanistiche con quelle legate alla sostenibilità sociale. Entrando nel merito della proposta, rilevo che i diversi ambiti, tra cui la promozione della mobilità sostenibile, la valorizzazione degli spazi pubblici, la transizione verso fonti energetiche rinnovabili, la tutela e la gestione dei beni comuni, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la facilitazione pedonale per gli ipovedenti e l’accesso universale ai servizi socio sanitari, offrono finalmente una visione integrata e sostenibile dello sviluppo, favorendo la creazione di una città più vivibile.

Il Psc “Ridisegnare la città” – conclude il presidente della Csv Calabria Centro Guglielmo Merazzi – si configura, così, come uno strumento fondamentale per promuovere una governance sociale informata, trasparente e orientata ai bisogni reali della comunità, dove ogni cittadino possa godere di un ambiente urbano di qualità e di servizi accessibili a tutti, prioritariamente quelli sociali e sanitari finalmente integrati.

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