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Lamezia, Gianturco e Rubino chiedono intervento del Prefetto: “Democrazia a rischio, continue violazioni dei diritti dei consiglieri comunali”

“Nel comune di Lamezia Terme da tempo viene compressa la democrazia e vengono limitate le prerogative dei consiglieri comunali. L’art 43 del TUEL riconosce ai consiglieri comunali la facoltà di presentare interrogazioni e ogni altra istanza di sindacato ispettivo, alle quali il sindaco o gli assessori da esso delegati, devono dare risposta entro 30 giorni ma tutto ciò viene costantemente negato. Abbiamo ufficialmente trasmesso una lettera di denuncia al Prefetto di Catanzaro richiedendo un intervento”. A dichiararlo sono i consiglieri comunali Mimmo Gianturco e Rosy Rubino del gruppo Lamezia Prima di Tutto.

“Non è la prima volta che siamo costretti a denunciare questo continuo ostruzionismo, avallato dal Presidente del Consiglio Comunale che dovrebbe invece essere super partes – affermano – Le interrogazioni e le varie proposte e documenti presentati dalle minoranze non vengono discusse in Consiglio comunale per chiara decisione della Presidenza del Consiglio Comunale violando continuamente il Regolamento del Funzionamento del Consiglio Comunale. Questo prevede che le interrogazioni, le mozioni ecc. vengono iscritte all’ordine del giorno della seduta successiva alla loro presentazione ma abbiamo documenti in attesa di discussione da un anno”.

“Il ruolo dei consiglieri comunali di minoranza – ricordano – che svolgono la funzione di stimolo e controllo dell’attività di governo, assolto mediante la presentazione di interrogazioni, interpellanze o mozioni, viene così spesso svilito dalla mancata discussione delle stesse in aula nei tempi previsti da apposito regolamento. Si tratta chiaramente di un’azione organizzata per limitare l’agibilità politica dei consiglieri comunali di opposizione. Questo modo di interpretare la gestione della cosa pubblica come una cosa propria, rende impossibile ed inutile anche il normale confronto democratico nelle diverse pubbliche sedute”.

“Una presidenza del consiglio comunale super partes – concludono Gianturco e Rubino – dovrebbe favorire il dialogo tra le diverse parti politiche e tra consiglieri e giunta comunale ma ciò non avviene ormai da troppo tempo determinando un serio pericolo per la vita democratica della città e per il suo sviluppo. Rispetto a queste continue violazioni abbiamo ufficialmente richiesto l’intervento di Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro al quale abbiamo denunciato per iscritto la situazione”.

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