Entra nel vivo l’udienza preliminare per la morte di un 91enne di San Giovanni in Fiore (Cs) avvenuta nel 2024 a seguito di una caduta. L’anziano si allontano’ da una struttura sanitaria di Crotone in cui era ricoverato.
Lo scorso mese di agosto era stata disposta l’imputazione per tre operatori socio-sanitari e per la titolare di una struttura sanitaria privata di Crotone. Nel corso dell’udienza preliminare sono state ammesse 14 parti civili compresi i familiari che sono rappresentati dall’avvocato Katia Vizza del Foro di Cosenza e dall’avvocato Alessio Bombaci del Foro di Torino.
I legali hanno chiesto e ottenuto dal gup Assunta Palumbo l’autorizzazione a citare i responsabili civili, cioe’ la Rsa e l’assicurazione a cui la casa di cura risulta essere assicurata. L’anziano del Cosentino, il 9 agosto del 2024, venne ricoverato in una struttura per anziani di Crotone.
Il 91enne era affetto da demenza senile cosi’ come evidenziato dalla certificazione medica depositata al momento del ricovero. Quindi, come ribadito dalla difesa della famiglia, l’anziano aveva necessita’ di una costante vigilanza da parte del personale sanitario della struttura.
Ma sette giorni dopo il ricovero, accadde che l’anziano riusci’ ad allontanarsi dalla struttura perche’ “il cancello automatico non si chiudeva a causa di un guasto”. L’anziano attraverso’ la strada e cadendo in un dirupo mori’.
Fu ritrovato 5 ore dopo anche grazie ai familiari che nel frattempo erano stati allertati dai soci della casa di riposo. La famiglia presento’ una denuncia ai carabinieri e la Procura di Crotone (competente perche’ l’anziano e’ deceduto li’) apri’ un fascicolo per omicidio colposo.
I familiari dell’anziano da allora chiedono che vengano accertate eventuali responsabilita’ su quanto accaduto. L’udienza preliminare e’ stata aggiornata al 2 dicembre.
