La Calabria chiude nelle prossime ore le liste per andare al voto a inizio ottobre. Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni montani, lancia un appello: si scelgano persone che nei territori montani possano essere elette, che abbiano voti ed assicurino efficace rappresentanza a tutte le zone rurali e montane della regione. Non solo candidature “di bandiera” o “di servizio”, tra Sindaci e altre figure della società civile dei territori montani. La rappresentanza – evidenziano i Presidenti Uncem regionale, Vincenzo Mazzei, e nazionale, Marco Bussone – è una cosa seria. E nonostante le leggi elettorali favoriscano sempre le aree urbane (un danno per la democrazia non avere ‘collegi montani’), i partiti non possono rimanere inermi. Guardino ai territori. A chi veramente può essere eletto per rappresentare tutti e tutte. Perché se è vero che la rappresentanza è universale, secondo Costituzione, avere esponenti di ciascun territorio omogeneo della Regione agevola il lavoro in Consiglio regionale, nonché aumenta il patto eletto-elettore. No alle comparsate sui territori in campagna elettorale, per prendere qua e là dei voti. Si alle azioni per una omogenea rappresentanza, anche delle zone della regione con meno abitanti.
Uncem, nella piattaforma che anticipa un tour elettorale con il Rapporto Montagne Italia e il dialogo con i candidati, dal 23 al 27 settembre, insiste sulla necessità di un lavoro più efficace sulla montagna e sugli Enti locali nella prossima legislatura. Giunta e Consiglio, chiunque vinca, stringano relazioni sin d’ora tra partiti e posizioni per arrivare a una legge sulla montagna e sugli Enti locali nei primi sei mesi dopo il voto. Una legge che riordini le Unioni, sette finora in Calabria, le renda stabili, obbligatorie, importanti, finanziate. Non si perda tempo. Anche il fondo montagna regionale deve essere introdotto. I fondi europei devono avere poste specifiche per le montagne. Ma sia chiaro un punto, decisivo per Uncem: l’organizzazione istituzionale efficace è fondamentale per rafforzare elementi sociali ed economici, come emerge dal Rapporto Uncem. I Comuni da soli sono fragili, in balia delle onde e dei finanziamenti da ottenere con facili promesse. Si cambi verso. La Regione Calabria può investire molto di più sulla Strategia di Green Community. Il bando dotato di 2 milioni, uscito qualche mese fa, deve essere rafforzato e implementato di risorse, per finanziare numerosi territori. Uncem lo chiede con Legambiente ed evidenzia che sin d’ora, nella fase di costruzione delle liste, vi deve essere uno sguardo lungo e lungimirante sul futuro della montagna della Calabria, in stretta sinergia con le aree urbane, ricostruendo relazioni istituzionali, flussi economici e sociali, servizi ecosistemici valorizzati, intese e patti di territori che dialogano. È fondamentale per non perdersi nelle bagarre della campagna elettorale. Questi sono contenuti che mettono in relazione e in dialogo tutti i Candidati.