La Cgil, lo Spi Area Vasta Catanzaro, Crotone e Vibo e la Slc Calabria, aderiranno a una iniziativa di mobilitazione generale che si svolgerà su tutto il territorio nazionale, sostenendo la campagna referendaria e incontrando lavoratori e pensionati davanti gli uffici postali di quelle sedi territoriali in cui si manifestano particolari disagi in merito all’erogazione di servizi fondamentali per le persone.
Sono stati scelti, in particolare, i comuni delle aree interne dove sono spesso negati i principali diritti di cittadinanza (istruzione, sanità e mobilità), ma anche l’insufficienza dei servizi postali “universali” che creano particolari disagi soprattutto alla popolazione anziana.
“Per tale ragione, – si legge in una nota congiunta delle segreterie regionali di Cgil, Spi Srea Vasta Catanzaro – Crotone e Vibo – e Slc Cgil Calabria – in concomitanza del pagamento delle pensioni presso gli uffici postali, nei primi giorni dei mesi di aprile, maggio e giugno, organizzeremo presidi di fronte gli uffici postali – con particolare riguardo a quelli ricadenti nelle aree interne della Regione – per effettuare opera di volantinaggio mirato a informare e coinvolgere cittadine e cittadini sia in vista del voto al Referendum dell’8 e 9 giugno e sia contro il processo di progressiva chiusura e ridimensionamento della presenza degli uffici postali. I presidi che organizzeremo saranno, per la Cgil, anche l’occasione per proseguire sulla strada della mobilitazione che ormai da mesi abbiamo intrapreso a livello nazionale contro la politica industriale di Poste Italiane, un’azienda a cui evidentemente le condizioni di vita dei suoi dipendenti non interessano tanto quanto la necessità di garantire la “giusta remunerazione” agli azionisti”.
“Noi non ci fermeremo – conclude la nota – finché non verranno ripristinate le ortodosse relazioni sindacali, rimessi al centro i diritti dei lavoratori postali e infine garantiti gli interessi dei cittadini che hanno diritto ad avere un servizio universale efficiente e accessibile a tutti”.