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Gruppo PD: “Fare chiarezza su programmi Rfi e revisione PNRR. Nessuna traccia dei 9,4 miliardi per alta velocità in Calabria”

“Se le dichiarazioni del ministro agli Affari Europei, Tommaso Foti, rilasciate da ultimo durante il suo intervento ad Atreju, hanno sollevano forti preoccupazioni riguardo al futuro degli investimenti previsti dal PNRR anche per quanto riguarda la Calabria e il Mezzogiorno, a noi pare ancora più grave e preoccupante l’ennesimo atto antimeridionalista del governo Meloni. All’interno dei programmi Rfi non si trova, infatti, traccia dei i 9,4 miliardi previsti dal governo Draghi nel fondo complementare al Pnrr per l’alta velocità in Calabria”.

È quanto si afferma in una nota del gruppo del Partito Democratico alla Regione nella quale si “chiede chiarezza sui fondi per il Sud e la Calabria e sulle reali intenzioni del governo”.

“Si tratta di risorse – è scritto nella nota – previste nel fondo complementare in quanto i lavori necessari per il suo completamento andavano oltre la data ultima del 2026 prevista per il Pnrr, individuando quale arco temporale per il suo completamento il 2030. Tanto che l’ unico tratto previsto nel Pnrr per l’alta velocità è la realizzazione del lotto Battipaglia-Romagnano. Concordiamo sulla necessità di realismo e di interventi mirati, ma questo non può tradursi in un tradimento verso la Calabria rispetto agli impegni già assunti ed inseriti nella legge di bilancio. Una scelta che sarebbe inaccettabile per una regione già pesantemente penalizzata”.

Il gruppo Pd per ottenere chiarezza sul merito della vicenda, riporta ancora la nota, “chiederà al presidente del Consiglio regionale di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta dell’Assemblea uno specifico punto di discussione. Sarà una nuova occasione per chiedere conto al presidente Occhiuto del suo operato e del suo silenzio assordante sul tema dell’alta velocità. Il futuro della Calabria non dipende di certo dalle campagne sui social o da eventi di distrazione di massa, ma dalla capacità di un gruppo dirigente di garantire ai cittadini che rappresentano diritti fondamentali come quello alla mobilità o quello alla salute”.

“Chiederemo, infine – concludono i consiglieri dem – al presidente Occhiuto di dismettere, una volta e per tutte, questo atteggiamento ambiguo sul futuro della Calabria, che ha avuto il suo incommentabile apice con il caso dell’autonomia differenziata, e di scendere in campo per difendere i diritti dei calabresi. Noi, come sempre, ci saremo”.

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