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Natale 2024: si spende più per avere meno

Nell’ultimo “Quadro di valutazione sociale”, l’Eurostat ha fotografato il reddito disponibile delle famiglie in Ue allocando il nostro reddito al di sotto della media europea: il 14% in meno nel 2019, il 15,3% in meno nel 2023.
L’arrivo di circa 51,3 mld di euro di tredicesime alleggerirà le difficoltà di tante famiglie e consentirà di fronteggiare i conti sospesi di tributi locali, mutui, IMU, spese condominiali, bollette energetiche su cui sono sopravvenuti nuovi aumenti e, finanche, per spese sospese per la propria salute.
Stante le stime però, solo 18,7 mld di euro sui 51,3 mld complessivi di tredicesime saranno destinate alle vacanze natalizie, alle spese di viaggio per raggiungere mete turistiche o le proprie famiglie ed ai regali di Natale.
Limitata la percentuale di famiglie che riuscirà a impegnare la tredicesima per investimenti o risparmi.
Per l’Istat, la povertà assoluta nel 2023 ha coinvolto l’8,4% delle famiglie residenti e la povertà relativa il 10,6%. A novembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori è sceso dal 97,4 al 96,6; mentre la fiducia delle imprese dal 93,4 a 93,1. Sempre l’Istituto Nazionale di Statistica, nella ripartizione statistica della media di spesa delle famiglie per il 2023 ha fotografato una differenza del -19,53% nelle regioni del Sud (2.203,27 €) rispetto alla spesa media nazionale (2.738,07 €) e del -35,21% in rapporto alle regioni del Nord-Est (2.979,07 €).
L’ultimo Bilancio sociale dell’INPS della Calabria ha indicato per il 2023 una media di retribuzione settimanale regionale di 496,5 € con importanti differenze tra lavoratori del settore pubblico (720,03 €), privato (420,4 €), artigiani (344,3 €), commercianti (362,6 €), agricoli (358,0 €), domestici (147,2), gestione separata (476,8 €), agricoli autonomi (227,6 €), lavoratori occasionali (57,4 €). Ed inoltre, ha calcolato 102.000 disoccupati, 77.911 NET ed un tasso di occupazione del 44,6% contro la media nazionale del 61,5%.
In questo scenario di diseguaglianze sociali, di conflitti internazionali e di incertezze e disattese derivanti dalle misure di Bilancio dello Stato che poco redistribuiscono verso le famiglie di lavoratori e pensionati per rilanciare i consumi, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato i costi dei prodotti tipici in prossimità delle festività natalizie: dai regali agli addobbi, dagli alberi di Natale alle prelibatezze culinarie.
L’indagine evidenzia un aumento medio dei prezzi del +1,4% rispetto al 2023: una crescita piuttosto contenuta con differenze da settore a settore. A registrare i rincari più elevati, infatti, sono i regali low cost (+5,9%), seguiti dal settore alimentare, che registra rincari medi del +2,4%.
Aumenti che si aggiungono a quelli (decisamente più pesanti) registrati lo scorso anno, che si attestavano mediamente al +10,2%. Nonostante i rincari, e malgrado molte famiglie si trovino ancora in situazioni di difficoltà economica, gli italiani non rinunceranno del tutto ai regali di Natale, specialmente quelli per i più piccoli.
Secondo le prime stime effettuate dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la spesa media a persona, tra chi effettuerà acquisti, sarà di circa 172,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno).
Molti si sono già portati avanti. Infatti, circa il 69% di chi ha effettuato acquisti in occasione del Black Friday lo ha fatto anticipando lo shopping natalizio e approfittando degli sconti, specialmente per i regali più costosi.
Anche quest’anno, il canale preferenziale per l’acquisto dei regali è l’e-commerce, ma questa scelta registra una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno, anche tra gli acquirenti più giovani, passando dal 72% del 2023 al 67% di quest’anno.
Rimangono sempre in voga gli acquisti nei mercatini allestiti per Natale. È interessante notare, però, che rispetto al 2023 cresce la percentuale di cittadini che non farà alcun regalo, attestandosi al +7,6%.
Le parole d’ordine per i regali 2024 sono la sostenibilità, l’utilità e l’originalità. Sempre gettonati i regali food: miele, vini, formaggi, olio, prodotti tipici e creazioni culinarie home made (marmellate, biscotti, liquori aromatizzati, ecc.), ma anche corsi di cucina, percorsi degustazione e kit per cene all’altezza di ristoranti stellati. Questo tipo di doni conoscerà una crescita nelle preferenze del +8% rispetto al 2023, anno in cui si era già registrato un forte incremento. Per i regali nel settore alimentare si privilegeranno tendenzialmente gli acquisti presso negozi di vicinato o punti vendita che commercializzano prodotti tipici e a km0.
Molto apprezzati anche i regali prodotti rispettando l’ambiente o realizzati con materiali riciclati. L’aspetto green è sempre più importante per i cittadini, ecco perché chi sceglierà di fare regali tecnologici opterà in molti casi per prodotti ricondizionati (sfatando il mito che vede di cattivo gusto regalare prodotti rigenerati): una tendenza che non fa bene solo all’ambiente, ma anche alle tasche, consentendo un risparmio di oltre il 30% e rendendo accessibili oggetti altrimenti inarrivabili per m
La crisi degli esercizi di vicinato
I dati Istat sulle vendite al dettaglio di settembre 2024 rilevano, in ogni ambito territoriale, le difficoltà della rete degli esercizi di vicinato che, secondo il dato dei primi nove mesi consegnano un quadro negativo: le piccole superfici registrano infatti una perdita in valore dell’1% (alimentari -2%), mentre le grandi strutture rilevano un incremento del 2,2%. Il dato più preoccupante è la variazione acquisita nei primi nove mesi dell’anno, negativa per tutto il comparto in media (-0,7% in volume) ma che raggiunge un livello critico per i piccoli esercizi di circa il – 1,7% (Fonte Confesercenti).
I prezzi rilevati dall’Osservatorio di Federconsumatori per il Natale 2024
Di seguito sono riportati i prezzi rilevati da Federconsumatori, suddivisi per categoria merceologica e i consigli per risparmiare ed effettuare scelte sostenibili.

CONSIGLI PER RISPARMIARE E TRASCORRERE UN NATALE SOSTENIBILE

Le strade dello shopping ed i centri commerciali saranno presto più affollate per la corsa agli acquisti e con badget ben vincolati. Per orientarsi al meglio, evitando di incorrere in raggiri e brutte sorprese, ecco i consigli della Federconsumatori su come risparmiare e tutelarsi.
Per prima cosa stabilite un budget di quanto s’intende spendere per i propri regali. Sarà utile preparare una vera e propria lista, per avere un quadro completo di cosa acquistare evitando la tentazione di oggetti superflui.
Confrontate i prezzi tra più punti vendita e sui negozi online: questo consentirà di acquistare dove il prezzo è più conveniente, ottenendo un risparmio consistente (a volte superiore anche al 15-20%).
Diffidare sempre dei prodotti contraffatti: meglio un regalo in meno che risparmiare sulla sicurezza e qualità del prodotto!
Controllate sempre che sulla scatola dei giocattoli o dei prodotti che acquistate sia presente il marchio CE (Comunità Europea), i dati del fabbricante o del distributore e che all’interno ci siano le istruzioni per l’uso.
A Natale è scelta accorta fare un regalo anche all’ambiente facendo un uso saggio degli addobbi natalizi e dei pacchetti. Se proprio non si riesce a rinunciare alle catene luminose, accenderle solo la sera e durante le riunioni familiari e non dall’inizio di dicembre fino all’Epifania, giorno e notte. La soluzione migliore sarebbe rinunciare a favore di addobbi natalizi altrettanto allegri e festosi, come ad esempio i nastri colorati. Così come per i pacchetti: basta un fiocco! Se proprio non si riesce a rinunciare ad incartare i propri regali, si scelga di farlo con carta riciclata.
Quando acquistate un prodotto online prestare attenzione alle maggiorazioni dovute al servizio di spedizione e ai tempi di spedizione.
Anche sulle modalità per fare shopping è importante effettuare scelte consapevoli: laddove è possibile si preferiscano i trasporti pubblici oppure il car sharing di auto elettriche.
ACQUISTI ONLINE
Molti acquisteranno i regali di Natale online. A tal proposito ecco qualche consiglio per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.
Grazie a molteplici dispositivi, come cellulari, tablet e pc, l’acquisto di regali e addobbi on line è diventato più accessibile e conveniente: ciò comporta, però, un maggiore rischio di truffe informatiche. Prima di effettuare l’acquisto, è opportuno controllare che sul sito siano presenti partiva Iva, recapito telefonico e indirizzo fisico dell’azienda a cui il portale fa riferimento e verificare la presenza del simbolo del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o dell’“https” nella barra degli indirizzi, a conferma del fatto che i dati sono criptati e non condivisi.
In merito agli acquisti on line è bene conservare sempre il modulo di reso, valido per i 14 giorni successivi, per richiedere la sostituzione in caso il prodotto non presentasse le caratteristiche richieste al momento dell’acquisto.
È possibile tenere sotto controllo l’andamento dei prezzi attraverso utili comparatori ed estensioni web che consentono di trovare le offerte migliori online. Una volta rintracciato il prezzo più conveniente, però, prima di effettuare l’acquisto è bene verificare che quella piattaforma si affidabile, verificando i contatti, i dati societari e la presenza del sigillo Netcomm.
Mimma Iannello Presidente Federconsumatori Calabria: <<I dati elaborati dal nostro Osservatorio Nazionale e da Federconsumatori Calabria evidenziano un Natale dai tanti volti dove lo sfarzo di tavole, regali e vacanze saranno un capitolo che riguarderà le famiglie più agiate. I dati sociali della Calabria, le incertezze occupazionali, gli scenari nazionali e internazionali mostrano il volto dell’incertezza che pesa sulla gran parte dei bilanci familiari e sui consumi. Il Natale è un’occasione di festa per bandire il superfluo e farsi guidare dalla sobrietà dando valore affettivo ai consumi piuttosto che mero esercizio consumistico. Ciò che comunque auspichiamo, a fronte delle tante diseguaglianze e incertezze che vivono troppe famiglie, sono interventi meno propagandistici e più sostanziali che ad ogni livello sostengano il lavoro, i redditi e garantiscano l’accesso ai diritti sociali e sanitari per tutti i cittadini senza dover vivere le ristrettezze di rinunce e disagi anche per accedere alle cure o a beni e servizi di prima necessità.>>

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