Con la Geo Barents, bloccata ieri sera, sono 3 le navi umanitarie attualmente sotto fermo amministrativo sulla base dell’inottemperanza al decreto Piantedosi del gennaio 2023. Prima della nave di Medici senza frontiere, erano stati infatti spenti i motori alla Sea Watch 5, arrivata lo scorso 8 marzo a Pozzallo ed alla Sea Eye 4, giunta due giorni dopo a Reggio Calabria, entrambe al termine di un’operazione soccorso di migranti.
Per la Sea Eye è stata applicata per la prima volta la sanzione di 60 giorni di fermo, invece dei 20 normalmente prescritti. Nei giorni scorsi, in una nota congiunta, Sos Humanity, Sea Eye, Sea Watch e United4Rescue avevano denunciato “un’escalation delle azioni del governo italiano contro la flotta civile”, ricordando che a causa dei provvedimenti di blocco “le navi di soccorso sono state tenute attivamente fuori dal Mediterraneo per un totale di 100 giorni”.