Dalla situazione politica italiana, con la recente bagarre sul MES, al ruolo dell’Udc in Calabria e la possibile corsa per il ruolo di sindaco di Bovalino. Senza dimenticare il “caso Scajola”, ancora aperto. A colloquio con Vincenzo Speziali, responsabile regionale dell’Udc.
D:Vincenzo Speziali, dunque lei adesso è arrivato a Beirut e li` si trova per trascorrere le vacanze di Natale, eppure la vediamo nei collegamenti televisivi…sempre pungente!
R: Io non sono pungente, semmai raziocinantemente osservante. Poi se in ciò mi accompagno o mi sostengo con una certa dose di ironia, non ci posso fare nulla, né, tantomeno intendo fare niente al contrario. Insomma rimango chi sono. In un mondo popolato da politicanti improbabili, privi di cultura, di visione, di sapere e di conoscenze. Conoscenze dei fatti e delle persone. A cominciare da chi conta in Italia e nel mondo.
D:a proposito di mondo, partiamo dal ‘suo’. Sempre intenzionato a fare il Sindaco di Bovalino?
R: Assolutamente si! È un atto di amore, un servizio alla mia Municipalità e soprattutto è il senso vero chee lega il sentimento alla ragione. È questo il significato di una vita per la politica, ma soprattutto di me stesso che sono (ormai tra i pochi) la politica, per di più in modo autentico.
D: E Cesa che le ha detto?
R: Si! E vai avanti. Come devo andare avanti, nel guidare l’UdC Regionale. In più ho gli incarichi nazionali e quelli nel PPE e dell’Internazionale DC, laddove è bene chiarire, che fin quando ci sono, non ci saranno Lupi, poiché ha delegato alle nostre latitudini quel Talerico. D’altronde Talerico, appoggia un massimalista terzomondista e comunistoide’, intriso di politicume, culturame e populismo aconcettuale, quale è Fiorita, ovvero il futuro ex Sindaco di Catanzaro. Anzi, comunico sin da ora che scodellero`, a lui, cioè Fiorita e alla sua maggioranza indefinita, disomogenea e contraddittoria di hippysinistrorsi’ con carrieristi variopinti, entro Febbraio prossimo, un nuovo sondaggio su di loro e sulla loro stessa deprecabile (non) Amministrazione.
D: Ha commissionato un altro sondaggio?
R: Si, con buona pace degli sciantini che mi attaccarono l’anno scorso, compiendo reati a mezzo stampa, poiché si è visto che sono non solo minoranza nella città, bensì infida e destabiie minoranza, nonostante i leoni di tastiera -riconducibili al futuro ex Sindaco? Lo stiamo appurando a norma di legge, con gli apparati statuali preposti!- i quali tentano, qualche volta di insolentirmi. Poi si fermano, poiché gli spiego le cose in controreplica e loro si impressionano e cominciamo ad avere paura di me. In tutti i sensi. E fanno bene!
D:Che idea si è fatto circa la mancata approvazione del MES?
R: Trattasi di follia, follia miope, insolente, non calcolata e devastante. Vedrete che a breve ne pagheremo le conseguenze. Io sono di centrodestra e tale rimango, rappresentando la mia esperienza e la mia formazione democristiana, perciò a livello europeo incardinata nel PPE che la stessa DC ha fondato. Ciò premesso, mi trovo d’accordo con l’analisi di Romano Prodi, cioè avremo conseguenze e pure serie. Purtroppo ho già dei segnali, pure qui da Beirut, dove nell’ascoltare i discorsi che mi fanno alcuni amici che sono, al contempo eminenti banchieri -e si sa che i libanesi, sono i banchieri migliori del mondo- rimango orrorizzato. In ogni modo lo avevo già previsto da tempo e basta leggere o riascoltare i miei passati interventi. Parliamoci chiaro, fuori di metafora e con evidenza dei fatti, in quanto sono uno dei pochi politici italiani che conosce il mondo, lo frequenta ed è parte di esso. Patti chiari, intendo il mondo vero, soprattutto quello dei massimi sistemi internazionali.
D: È molto criptico. Cosa intende dire?
R: Non sono criptico, semmai conscio, consapevole e al solito informato! Non si scherza circa simili argomenti, né tantomeno si possono avere siffatti componenti. Si ha un bel dire, oppure aivoglia a ripetere che noi non corriamo rischi come nazione, poiché l’Italia non può subire contraccolpi. Il refrain è sempre lo stesso, cioè “siamo un grande paese e pure importante, alla fine, vista persino la duplice cogenza bellica in corso -e mi riferisco all’Ukraina e il Medio Oriente- non potremo saltare per aria”. Nossignore, è una pia e financo irrealistica, ma persino dilettantistica illusione. La speculazione finanziaria -e la finanza è una deriva patologica e nociva del capitalismo, il quale a sua volta non è lo sterco del diavolo, bensì il motore dello sviluppo e del benessere, sempre che sia interpretato e vissuto, in chiave di umanesimo alla Maritain- dicevo la finanza e la relativa speculazione da cui trae linfa, viaggia su altri schemi. Se tu sei un grande Paese, ma hai un debito pubblico come il nostro -per di più un debito malsano e non positivo come lo avevamo ai tempi della DC- non solo non ti salvi, ma ti fanno saltare, poiché non giochi un ruolo. E se lo giochi nel modo in cui lo gioca adesso l’Italia, cioe` percepito con negatività aggressiva, ovvero stregua della nocività, questo atteggiamento te lo si fa scontare. Ci ricordiamo la vicenda dell’ultimo Governo Berlusconi? Purtroppo viviamo pure in un mondo di globalizzazione sdregolata.
D: A proposito di sue previsioni, ve n’è un’altra che lei aveva vaticinato e con largo anticipo. Mi riferisco a quella sulla crisi in corso nel Medio Oriente. Come sta andando e soprattutto ci vuole dare dei chiarimenti o precisare qualcosa?
R: Circa i miei fondati allarmi, oppure le previsioni giuste e reali, per tempo ben illustrati e spiegati, anche al netto delle analisi successive alla crisi poi iniziata il 7 Ottobre -e della quale ero sicuro- non posso dire nulla, in quanto persino le mie relazioni scritte o le ‘interviste’ con i vari uffici diplomatici delle nostre istituzioni apicali, ho suggerito venissero coperte dal ‘Segreto di Stato’. Vi sono interessi, chiaramente legali, leciti e fondamentali, di carattere bellico, apparatisco, economico, diplomatico e geopolitico. Le dico solo che al momento, qui a Beirut e in Libano, la situazione è tutto sommato abbastanza tranquilla, eppure ciò non lo interpreto come una cosa positiva. L’esperienza mi induce a confermare che il passato si ripropone, inesorabilmente, ovvero la quiete prima della tempesta. Io le cose le dico sempre, per tempo. Poi tutto accade, ovvero si verificano le mie ragioni, ma è una magra consolazione. Ad ogni modo, alla fine, si ritornerà a prendere in considerazione i miei suggerimenti. Spero solo che non sia troppo tardi. E che non arrivino bordate emergenziali da stress test per la nostra compagine di Governo. Ribadisco quanto accaduto ieri è un passaggio dirimente.
D: Avverto una vena di pessimismo…
R: …semmai di indolenza. Ma d’altronde sono ‘figlio’ di Arnaldo Forlani e, notoriamente, non ho mai rinnegato questo ‘padre’ amato e stimato. Poi, si sa, come il sottoscritto sia una persona coerente.
D:Un’ultima domanda. Circola con insistenza la voce che lei, dopo le Feste Natalizie, ben prima di rientrare in Italia, sarà ascoltato dalle Autorità Giudiziarie Libanesi, proprio a Beirut, laddove lei è testimone e parte lesa, nel fascicolo aperto per la vicenda Scajola.
R: Comprenderà che su ciò ho obblighi di riserbo, connessi proprio al fatto di essere testimone e parte lesa. Certamente non mi sottrarro` alle imposte comportamentalita` di legge, le quali derivano dalla giusta e corretta azione del giudice naturale, che è appunto la Magistratura libanese. Quest’ ultima, per altro si muove nel solco del Trattato Bilaterale di reciprocità giudiziaria con l’Italia e perciò le loro determinazioni, saranno non solo valevoli nel nostro Paese, bensì obbligatoriamente eseguibili in Italia e dall’Italia. Insomma se vi fosse condanna -che credo inevitabile, senza essere accusato di alcuna sterile ed insussistente anticipazione- essa dovrà essere eseguita, punto! Certo, tutto si sta svolgendo sulla base di atti che ricevetti io all’epoca e qui la legge è chiara. Ogni cittadino che ravvisa nocumento alla Sicurezza Nazionale, o di attivita` di apparente spionaggio ed altro ancora, ha l’obbligo di investire i preposti Organi dello Stato, Magistratura inclusa. Tra l’altro, nei miei confronti, qui è stato ampliamente dimostrato, persino al netto di pronunciamenti giurisprudenziali, quanto non vi erano prove, ma atti mendacemente irricevibili, quindi apocrifi. Lo dice la Corte di Cassazione libanese e a più riprese. Commenti non ne faccio, mi limiterò a rispondere alle domande e a ricostruire i fatti, benché qui tutti sanno come siano andate le cose, poiché hanno sempre subito e seguito la vicenda. Dopo di ciò, non appena verrà emessa sentenza, le locali Autorità faranno giustamente e legalmente valere le loro ragioni e le conseguenti determinazioni, mentre io da par mio -e a norma di legge- farò registrare nel nostro Paese, anche il dispositivo che mi concerne.
D:Se tutto andasse così, per lei sarebbe una bella soddisfazione, seppur successiva o tardiva, ma una soddisfazione. Un po’, molte persone, potrebbero paragonarla a quella che si prese Andreotti, dopo la sua assoluzione.
R: La vicenda di Giulio Andreotti la ricordo bene e la vissi con lui, standogli affianco, con affetto e con naturale partecipazione, D’altronde, mio nonno, fu il suo primo Parlamentare di riferimento Extra Laziale. Erano molto amici, si stimavano e si volevano behe. E Giulio Andreotti ne voleva pure a me, così come possono testimoniare in molti. Per quanto mi riguarda, lo ammetto quanto sarebbe soddisfacente, anche e soprattutto alla faccia di qualche politicante leguleio dalle fattezze fisiche di un discutibile Aldo Fabrizi, il quale crede che io mi possa irritare, allorquando ricorda la mia vicenda giudiziaria, che considero una persecuzione politico/ideologica, ai miei danni e a quelli del buon senso e della libertà. E comunque, stiano attenti i golpisti manetteristi, nell’ideare altre follie accusatorie nei miei riguardi, poiché la gente scenderebbe in piazza e comunque avrei più voti (onesti), autorevolezza e credibilità, maggiori di quanto già né godo e che mi sono conquistato. In ogni modo, persino le autorità internazionali, interverrebbero, secondo i canoni previsti. Parliamoci chiaro, pure il sottoscritto, con onore e dignità non è ricattabile, perciò vado avanti, sempre e comunque, lasciando giudicare i cittadini, circa i comportamenti di chi vorrà sfuggire dalle forme previste in capo alla legge, a mio parere, in modo ignobile, magari accampando cavilli vari (che non saranno considerati, legittimi, da chi deve valutare, ovvero le Autorità Libanesi).