“Con i dovuti accorgimenti, i porti di Corigliano Rossano e Crotone possono ancora ambire al loro pieno sviluppo. Dal mancato inserimento nella rete Ten-T, la rete di trasporti transeuropea, i due scali ne escono penalizzati ma non tutto è perduto. Per questo ho incontrato l’ammiraglio Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, sotto la cui giurisdizione ricadono i due porti”. È quanto afferma il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
“Al presidente Agostinelli ho chiesto se sussistano le condizioni – aggiunge Rapani – affinché i porti di Crotone e Corigliano Rossano possano rientrare nei parametri previsti, dopo la sonora bocciatura del Ministero dei Trasporti per via della discutibile gestione pluridecennale delle due infrastrutture. Ebbene, il porto di Corigliano, secondo Agostinelli, con i dovuti accorgimenti potrà definitivamente rilanciarsi, dopo la messa in funzione della stazione di alaggio e varo e la progettazione della nuova banchina croceristica che consente l’attracco delle grandi navi. Ma perché rientri nella rete Ten-T, la conditio sine qua non è rappresentata dalle vie di collegamento alle grandi infrastrutture stradali e ferroviarie, da prevedere nel Piano Associato della Sibaritide, che è necessario rivedere. Ho sottolineato all’ammiraglio che risulta riduttivo lo sfruttamento del porto coriglianorossanese per il solo deposito e trasporto di materiali ferrosi o il cippato di legno”.
“L’infrastruttura – sostiene il parlamentare – merita ben altre attenzioni, anche perché potrebbe contribuire ad innalzare i livelli occupazionali del territorio. Il definitivo sviluppo dello scalo marittimo, con le dovute grandi attenzioni anche al comparto della pesca e ad una nuova funzione industriale delle banchine attualmente inutilizzate potrebbe aprire le porte alle autostrade del mare, vie marittime dedicate al trasporto merci, nel nostro caso come portale rivolto ad oriente e l’Albania, hub commerciale verso i Balcani. In questa prospettiva, e ne ho già parlato con il ministro competente, si potrebbero collegare Corigliano Rossano e Crotone a Vibo Valentia e Gioia Tauro. Il porto di Crotone, infine, proprio grazie alle sue peculiarità ed alla funzione industriale già esistente è pronto ad accogliere le navi da crociera”.