“Le aziende chiudono, le famiglie rimangono al buio, i lavoratori vengono mandati a casa e il governo Draghi non assume nessun intervento serio e adeguato. Una mancetta per qualcuno che, però, non cambierà nulla e, anzi, aggraverà la situazione essendo decorse settimane intere senza alcun provvedimento strutturale”.
Lo afferma, in una nota, il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.
“Le aziende cominciano a chiudere la produzione non potendo sopportare aumenti spropositati che, a volte, superano di cinque volte quelle precedenti. Dopo Callipo – prosegue l’esponente del Carroccio – anche Colacchio, presidente di Confindustria Vibo, assume provvedimenti drastici per evitare che il costo dell’energia possa travolgere la propria azienda. Eppure, la Calabria produce energia che esporta! Sul punto bisogna fare chiarezza e rivedere le concessioni e la mancanza di ritorni per le popolazioni calabresi. Un disastro che, certamente, colpirà l’intero settore e che, a parte la Lega, non ha visto protagonisti attivi gli altri partiti.
Bisogna, però, avere il coraggio – spiega Saccomanno – di iniziative forti come quella di riaprire immediatamente i circa 170 pozzi chiusi dalla sinistra e che potrebbero a breve sollevare l’Italia da tale condizione di estrema gravità. Il centrodestra, che vincerà la competizione elettorale, assumerà da subito iniziative forti, che potranno garantire il contenimento dei costi energetici e consentire alle aziende ed alle famiglie di poter sopportare questi. Grazie all’unità di questa coalizione ed a un programma serio e sostenibile l’Italia può avere una speranza di rilancio e, quindi, consentire la ripresa di una dovuta e corretta normalità”, conclude il commissario regionale della Lega.