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A San Nicola da Crissa le “Lezioni d’Amore” aprono il nuovo format ideato e diretto da Vito Teti per esplorare nuovi confini di umanità

Il 17 agosto alle ore 21.30 nell’intimità della piazza Crissa a San Nicola da Crissa (VV) parte il festival CULTURE E POLITICHE DELLA RESTANZA, ideato e diretto da Vito Teti, con il format LEZIONI D’AMORE. Viene presentato il volume “Il loro grido è la mia voce. Poesia da Gaza” a cura di Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Tosti. L’evento sarà condotto da Angelica Artemisia Pedatella che alternerà le performance poetiche al dialogo con gli autori e con Vito Teti alla ricerca dell’incommensurabile nella vita, tra tragedia e resistenza, anime di uno spirito della “restanza” che si apre a connessioni umane e internazionali per risvegliare le coscienze e spronarle ad agire. Una percentuale importante della vendita del libro, disponibile durante la serata, andrà infatti a finanziare direttamente Emergency a Gaza, per salvare vite. Ad aprire la serata saranno il sindaco Giuseppe Condello e l’imprenditore Pippo Callipo, fondatore dell’associazione “Io resto in Calabria”, che contribuisce a sostenere l’evento. Il Festival è promosso da “CRISSA Centro Ricerche Iniziative Spopolamento Spostamenti Ambiente” insieme al Comune di San Nicola da Crissa e vede la collaborazione anche delle associazioni locali “Radici libere” e “Arci”, nonché della “Compagnia Teatrale BA17” che proporrà per Gaza un circolo intorno al fuoco e la presentazione di un abito speciale ideato per l’occasione dalla costumista Silvana Esposito perché Gaza diventi il colore dominante della serata e resti come testimonianza visiva da portare ovunque. La serata terminerà con il concerto dei Moussa Ndao Ensemble, nel cui repertorio di percussioni si intrecciano i ritmi africani con quelli del mediterraneo calabrese, un incontro tra continenti a sugellare quella che viene promossa come “esperienza immersiva nella poesia della realtà”. Ritmi, poesia, dialoghi ed esperienza visiva saranno infatti gli ingredienti per realizzare un percorso emotivo rivolto al pubblico, in cui il razionale e l’irrazionale saranno tenuti continuamente in equilibrio alla ricerca di un approccio fortemente coinvolgente.

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