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Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza un nuovo incontro sulla Rivolta

Il prossimo 14 luglio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile una nuova conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sui fatti di Reggio del 1970. Il 14 luglio di 55 anni fa scoppiava in riva allo Stretto, nella parte più meridionale della Penisola italiana, la rivolta urbana più lunga del novecento nel vecchio continente europeo.  Sono passati cinquantacinque anni da quel 14 luglio 1970, giorno in cui una città del profondo Sud, segnava il suo nome nella storia dei moti di protesta più significativi, per durata ed intensità della storia dell’Italia unita. Quel giorno iniziò la “Rivolta di Reggio”. Per un lungo periodo la città fu teatro di un’intensa guerriglia urbana e di repressioni da parte delle forze dell’ordine, ma anche l’uso di tritolo e di armi da fuoco che fecero registrare centinaia di feriti e dieci morti. Il Partito Socialista Italiano (PSI) ebbe un ruolo ambiguo e, in gran parte, di opposizione alla rivolta di Reggio Calabria del 1970. Pur non aderendo ufficialmente alla protesta, che era motivata dalla decisione di spostare il capoluogo regionale da Reggio a Catanzaro, il PSI non sostenne apertamente la rivolta, e parte del partito si dissociò dalla protesta. La rivolta fu invece cavalcata da altre forze politiche. La rivolta di Reggio Calabria (1970-1971) è uno dei moti di protesta più significativi della storia dell’Italia unita, per durata e intensità: diversi mesi di guerriglia urbana e di repressione poliziesca, con frequente uso del tritolo e delle armi da fuoco, centinaia di feriti e dieci morti. Essa fu innescata nel luglio 1970 dalla disputa tra Reggio e Catanzaro per il titolo di capoluogo del nascente ente Regione, che ne fu l’imprescindibile motivo originario. La rivendicazione reggina fu sostenuta con riunioni, comizi, cortei e scioperi, promossi da esponenti locali della Democrazia cristiana, alla guida del Comune e della Provincia. Accanto a essi si schierarono progressivamente membri dei partiti laici di governo, del Movimento sociale italiano, del sindacato e dell’associazionismo (cattolici, in particolare) e della Chiesa. Il Partito socialista italiano e il Partito comunista italiano, pur con qualche dubbio, non aderirono alla protesta, basata su un trasversale senso di appartenenza territoriale che assunse la forma di blocco socio-politico localistico. Nel corso della nuova conversazione sul tema “Il ruolo del PSI nei fatti di Reggio del ’70”, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, si registrano le presenze di Giovanni Minniti ed Ercole Nucera. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte dei graditi ospiti del sodalizio culturale reggino). Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte dei graditi ospiti del sodalizio culturale reggino). La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 14 luglio.

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