Dopo il terremoto del 28 dicembre 1908 e la città provvisoria dei baraccamenti, il dialogo dell’eclettismo con le firme del Liberty.
Poi la realizzazione dei quartieri residenziali pubblici bei primi anni del Ventennio. Nella seconda parte del Ventennio, la stazione centrale, il museo, la sede dell’Ente Edilizio e la Federazione dei Fasci, mostrarono il timido affacciarsi del Razionalismo, con gli architetti Mazzoni Del Grande, Piacentini, Autore e De Moià.
La ricostruzione dell’edilizia civile e religiosa nel secondo dopoguerra segnò una svolta con l’abbandono dei canoni architettonici del passato operata dagli architetti Albanese e Sant’Elia.
• saluti Istituzionali:
– Filippo Quartuccio
Consigliere della Citta’ Metropolitana
Delegato alla Cultura
– Salvatore Timpano
Presidente Nazionale A.I.Par.C.
– Giuseppe Caridi
Presidente Deputazione di Storia Patria per la
Calabria
• relaziona con supporto video:
– Prof. Architetto Renato Laganà
già Docente dell’Università Mediterranea
di Reggio Calabria