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Reggio Calabria: la città si riappropria di Piazza De Nava in un clima condiviso di festa

La nuova Piazza De Nava è stata consegnata alla cittadinanza, in un clima festoso, di fronte a centinaia di cittadini e numerose figure istituzionali.

La cerimonia, aperta e chiusa dalle musiche dell’Orchestra del Teatro Cilea, ha registrato la sottoscrizione di una convenzione tra il Comune ed il Museo Archeologico di Reggio Calabria sulla gestione sia di questo nuovo ed importante spazio cittadino che, nei fatti, di tutti gli altri siti archeologici cittadini.

La comunità ha risposto con curiosità ed entusiasmo all’invito di Palazzo San Giorgio contribuendo a creare un’atmosfera gioiosa che ha caratterizzato, in tutto il suo corso, l’intero evento.

Un risultato frutto del lavoro interistituzionale virtuoso che ha visto protagonisti Comune, MarRc e Sovrintendenza Archeologica in tutte le fasi che hanno condotto all’apertura ed alla consegna, nella sua nuova versione, di Piazza De Nava.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha voluto sottolineare che la data del 3 dicembre non è stata scelta casualmente perché è quella della Giornata internazionale delle persone con disabilità e, finalmente, la piazza consegnata ora ne consente la libera fruizione con l’annullamento totale di qualsivoglia barriera architettonica.

Questa è un’opera finalmente accessibile – ha dichiarato il primo cittadino –  che è bella, funzionale e che restituisce al museo uno spazio effettivamente di sua pertinenza, che dà una continuità ed anche il giusto spazio ai tanti turisti e visitatori che quotidianamente si recano al Museo. Ed è anche per questo che oggi firmiamo la convenzione che disciplinerà i rapporti dell’utilizzo di questa piazza insieme al direttore Sudano con il quale c’è, come sapete, una importante collaborazione“.

Ringraziamenti di Falcomatà anche alla direttrice del Segretariato Regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, Maria Mallemace, ponendo in evidenza come le cose positive nella nostra città si possono fare se c’è il dialogo fra le istituzioni.

Questa è un’ennesima dimostrazione di quanto ciò sia concreto ed avvenga in maniera vera, sincera e soprattutto con lo spirito di voler risolvere i problemi e di non perdere – ha affermato il Sindaco – occasioni di crescita e sviluppo per il territorio. Questa piazza è coerente con gli altri recuperi che abbiamo fatto nel corso di questi anni e che stiamo facendo perché è una piazza che non dimentica la storia della nostra città, non tradisce la tradizione, lo spirito di identità e di appartenenza e non tradisce la storia cittadina. Perché riqualifica il monumento a Giuseppe De Nava, realizzato da Francesco Ierace, ma naturalmente non ha paura di guardare al futuro. Le città cambiano, si trasformano -ha concluso Falcomatà – e le amministrazioni devono essere interpreti di questo cambiamento. Lo abbiamo fatto con Piazza Italia, con Piazza Duomo, con Piazza De Nava, con il Waterfront e con il Tempietto, giusto per fare alcuni esempi. Piano piano la nostra città si riappropria di luoghi identitari, reinterpretandoli alla luce delle esigenze attuali.

Maria Mallemace, nel ricordare l’articolato percorso di questa opera -ringraziando l’allora Dirigente Regionale della Soprintendenza Salvatore Patamia- ha voluto esprimere la piena soddisfazione per il risultato raggiunto.

Piazza De Nava oggi diventa parte quasi inclusiva del museo – ha dichiarato la direttrice – e diventerà veramente un luogo in cui sarà ampliata l’offerta espositiva del museo stesso, di valorizzazione di tutte le iniziative che intenderà realizzare il direttore e chiaramente questo, per ciò che Piazza di Nava rappresenta per lo sviluppo della città e del turismo, è chiaramente un ottimo risultato.”

Il direttore del MarRc Fabrizio Sudano ha salutato la consegna della piazza con grande entusiasmo e soddisfazione annunciando anche le prime iniziative che la interesseranno, ad inizio anno, e l’installazione di pannelli tematici inerenti al Museo Nazionale già pronti e disponibili.

Questa è una delle piazze dei reggini – ha dichiarato il direttore – ma, forse, è quella più bella; perché c’è un museo davanti ed una struttura straordinaria come Palazzo Piacentini che ci invidia tutto il mondo per quello che c’è dentro; una piazza finalmente restituita alla collettività dopo un lavoro fatto veramente bene“.

Il progetto – ha concluso Sudano – nasce proprio per collegare la piazza al museo e per farne uno spazio dedicato così che i visitatori non abbiano più problemi a fare le file sui marciapiedi o ad essere abbandonati a loro stessi ma, soprattutto, di essere investiti dalle automobili in transito. Infatti con la pedonalizzazione di questa parte ora abbiamo finalmente un tappeto unico che unisce il museo alla piazza ed alla cittadinanza“.

Presente all’iniziativa anche il prefetto Clara Vaccaro che, rivolgendosi tanto alle Istituzioni presenti quanto alla cittadinanza, ha dichiarato: “Quando sono arrivata era già un cantiere, ora è bellissima. Questo museo nazionale con la sua importanza non poteva avere che un luogo ed una piazza importanti per accogliere le persone. La piazza è un luogo importantissimo per una città perché è luogo di incontro: un luogo in cui ci si ferma, si ragiona, si chiacchiera, succedono eventi. Una piazza più grande vuol dire una piazza molto accogliente anche per tanti turisti che sicuramente si fermeranno qui al museo”. “È importante – ha evidenziato ancora il Prefetto Vaccaro – perché la città si riprende uno spazio curato e per una città è importantissima prendersi cura di se stessa e quindi l’hanno fatto le istituzioni tutte con questo lavoro e spetta anche i cittadini però a voler bene a questa piazza come a tutti gli altri luoghi di questa città. Voler bene significa viverla, appropriarsene in maniera corretta e gioiosa come questa sera. Quindi spero che questa piazza possa accogliere ancora altri eventi di questa Reggio che sta crescendo da un punto di vista di interesse da parte di chi non la conosceva fino ad ora“.

Dopo le note del canone in d major di Pachelbel, mirabilmente eseguito dall’Orchestra del Teatro Cilea, l’iniziativa si è conclusa tra appalusi e felicitazioni con la benedizione di don Luigi Cannizzo -sacerdote della parrocchia “Santa Maria della Candelora”- il quale ha anche garantito pieno supporto della parrocchia stessa alla cura condivisa della nuova piazza.

 

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