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L’Arma dei Carabinieri ricorda il brigadiere Antonino Marino, comandante della stazione di Platì ucciso dalla ‘ndrangheta

A distanza di 34 anni dall’omicidio, l’Arma dei Carabinieri ha ricordato oggi il brigadiere Antonino Marino, gia’ comandante della stazione di Plati’, ucciso da un killer durante una festa religiosa a Bovalino Superiore, nella Locride. Il coraggioso sott’ufficiale, arruolatosi nell’ Arma nel 1975, prima del suo omicidio si era occupato di varie indagini su traffici illeciti e, in qualita’ di comandante della Stazione di Plati’, aveva collaborato nelle indagini su vari sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attivita’ criminali sul versante Ionico della Provincia di Reggio Calabria.

La sera del 9 settembre 1990, Antonino Marino, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer che gli esplose contro alcuni colpi di pistola, colpendolo in parti vitali. Nell’agguato furono colpiti, oltre al militare all’epoca trentenne, anche la moglie incinta e il figlio Francesco di appena un anno, che oggi e’ un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri.

Alla sua memoria, il 25 maggio del 2010 e’ stata intitolata l’omonima piazza a Bovalino Marina, e il 30 settembre 2011, la Caserma di Plati’, sede dell’attuale Stazione Carabinieri.

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