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Isola Capo Rizzuto: terzo week end per il Festival dell’Aurora

È giunto ormai alla terza settimana il Festival dell’Aurora organizzato dalla Fondazione Odyssea di Crotone e JuJu Entertainment di Napoli, con il Comune di Isola Capo Rizzuto e le sue stupende location.

“Dopo quella di apertura dedicata al Cinema – spiega la direttrice artistica Alessia J. Magliacane – con Ilaria Borrelli e i suoi Mira Sorvino e John Savage, con Alexandra La Capria che ha ricordato il celebre padre Raffaele e la madre Ilaria Occhini, e Flavia Amabile che ha portato alla ribalta la storia della prima regista e produttrice italiana al mondo, Elvira Notari agli inizi del ‘900, e dopo una seconda settimana dedicata invece ad un crossover cinema/letteratura con Filippo La Porta e la sua tecnica per recensire film e libri che ha già fatto scuola sul Corriere della sera, con il grande scrittore e saggista Egidio Ivetic, vincitore del Premio Napoli, e le sue storie del Mediterraneo balcanico, eccoci alla terza settimana di Festival, con la talentuosa scrittrice Donatella Schisa che si è imposta alla critica e all’opinione pubblica con il suo recente libro di omaggio alla Napoli di Troisi, con una due giorni di Reading poetici da varie parti d’Italia (non manca la Calabria con i gruppi Masnada e Kubla Kahn), con ospiti Iaia Forte e Diana Tejera con il loro omaggio a Patrizia Cavalli”.

Questa settimana, sempre ambientata a Isola Capo Rizzuto, è quella dedicata al crossover Cinema/Musica/Teatro, con il brasiliano Bruno Scantamburlo, noto al grande pubblico come seconda chitarra di Toquinho nel mondo, proseguendo poi con il grande Enzo Gragnaniello e il suo omaggio alle donne nella musica, Peppe Lanzetta fresco reduce dai dieci minuti di applausi a Cannes per il film da protagonista di Paolo Sorrentino, il critico cinematografico di Alias Alberto Castellano, fino a Moni Ovadia con il suo spettacolo in trio musicale sul Mediterraneo.
Ad accompagnare la direzione artistica anche il critico cinematografico Francesco Della Calce, già noto per le sue mostre su Troisi a Cinecittà e Napoli, oltre che per le sue celebri interviste “confidenziali”, e l’attrice napoletana Cinzia Mirabella, interprete di cinema e teatro e musa di registi della Nouvelle Vague vesuviana, qui anche autrice di un monologo sulle donne intitolato “Non si può stare tranquilli a questo mondo” in scena la sera del 12 all’Anfiteatro di Capo Rizzuto. “La donna dei miei spettacoli teatrali – spiega Cinzia – è sempre in lotta contro la negazione dell’identità, ma è anche spinta da un tono allegro, in senso musicale, cioè quasi maestoso, benché su un fondo che antropologicamente resta tragico e sacro “.

Lo spettacolo di Mirabella aprirà a settembre la stagione del teatro “Propter” a Los Angeles, una rassegna curata da Francesco Rubino.
“Donne, Sud e Ri(e)voluzione – conclude Alessia J. Magliacane – è un tema che portiamo da anni nel mondo, affidando all’arte e allo spettacolo il compito fondamentale di farsi portavoce di un mondo più giusto e più inclusivo, che non teme il conflitto ma tende ad un’armonia superiore e più matura, non conformista,

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