Prende il via nel centro storico di Cosenza il nuovo progetto di rigenerazione urbana guidato da La Rivoluzione delle Seppie, l’iper-collettivo di professionisti e nomadi creativi che, partendo da Belmonte Calabro (CS), si è attestato come uno tra gli esperimenti formativi più rilevanti su scala nazionale ed internazionale, lavorando sulla riconfigurazione delle cosiddette “aree marginali” in luoghi del possibile, sia a livello globale che nell’ambito dei sistemi territoriali locali.
Venerdì 19 aprile alle ore 18:30 presso il SeppieLab San Gaetano, in Piazza Tommaso Ortale 7, nel cuore del centro storico di Cosenza, sarà ufficialmente presentato COSMO – Cosenza MicroMondi, il nuovo progetto sostenuto e promosso dal programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza, che ha l’obiettivo di rigenerare e creare valore attorno ai quartieri del centro storico, grazie ad attività che agiranno in maniera biunivoca: da una parte attrarre una nuova comunità verso la città di Cosenza, per un turismo di valore che dia spazio al legame con il territorio, dall’altra la comunità locale alla quale dare nuovi stimoli e possibilità di sviluppo economico. Ad intervenire saranno: Franz Caruso (sindaco Comune di Cosenza), Francesco Alimena (consigliere comunale delegato al centro storico), Rita Elvira Adamo (coordinatrice COSMO), Daniele Scarpelli (educatore – facilitatore), Giulia Rosco (fotografa), Elio Fortunato (responsabile digital).
COSMO opera in tutta l’area del centro storico della città, partendo dai tre poli culturali in esso presenti: Casa delle Culture, Cinema Italia e Oratorio di San Gaetano, spazio che si accinge a diventare, grazie anche al lavoro realizzato dal collettivo di architettura orizzontale, un co-working e incubatore creativo e professionale per artisti, artigiani e nomadi digitali, una factory che non sarà solo un laboratorio di idee, ma una piattaforma di ricerca per le menti creative che desiderano lasciare un’impronta tangibile nel tessuto urbano di Cosenza.
COSMO punta a dare slancio al progetto di una Cosenza che possa accogliere e essere attrattiva culturalmente per persone del posto ma anche per turisti, studenti nazionali e internazionali, nomadi digitali e professionisti stanchi dei grandi centri. In tale contesto, le attività e servizi che si intendono offrire all’area urbana di Cosenza coinvolgono i cittadini e prevedono laboratori ed eventi di educazione non formale, workshop in collaborazione con professionisti internazionali e nazionali, attività che favoriscono informazione, ascolto, dialogo e collaborazione. In aggiunta a questo COSMO promuove la nascita di 12 nuove imprese, che seguiranno percorsi di accompagnamento alla progettazione con fasi di ascolto e coinvolgimento.
COSMO è anche un contenitore digitale che ha l’obiettivo di comunicare e valorizzare in modo strategico il territorio urbano in cui è inserito, con uno storytelling costruito su misura, attraverso contenuti multimediali che ne esaltano l’identità e le storie. Per confrontarsi con la comunità locale e l’identità della città il gruppo di lavoro ibrido (in connessione con associazioni e enti del posto) è partito con una ricerca sul territorio, basata sia su ricerca di fonte storiche, che con una ricerca più empirica, basata sul colloquio e la “conversazione” con persone rappresentative della città che hanno fornito informazioni importanti per definire i confini geografici e culturali di Cosenza.
Il primo laboratorio che ha ufficialmente inaugurato ad inizio marzo le attività di COSMO ha visto la partecipazione dell’artista/educatore Roberto Alfano. Alfano ha guidato un “Laboratorio di Riuso Creativo“, realizzato anche grazie alla partecipazione di Lotta Senza Quartiere ODV, coinvolgendo bambini e ragazzi che abitano i quartieri del centro storico e che attraverso la raccolta di rifiuti e/o altro materiale di scarto hanno realizzato “Baracca n. 3“, un’installazione artistica che ora campeggia nel cuore di Santa Lucia. È partito in questi giorni il “Laboratorio Area Cinema Italia“, una settimana di incontri e attività tra gli studenti e le studentesse del Liceo Lucrezia della Valle con le realtà presenti nel quartiere dei Rivocati, in cui i partecipanti potranno approfondire la conoscenza del territorio e delle sue realtà sociali, con l’obiettivo di creare una nuova simbologia per i rioni del centro storico.