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A Camigliatello Silano focus su “Il ruolo del sistema dei trasporti nel turismo invernale” nell’evento promosso dalla Fit Cisl di Cosenza

Trasporti e Turismo invernale, nella cornice dei
monti della Sila, strategia per lo sviluppo del turismo della provincia di Cosenza e della Calabria. Se ne
è parlato ai lavori promossi dalla Fit Cisl di Cosenza il 26 e 27 settembre nella location dell’hotel Biafora
sull’Altopiano Silano, dopo aver visitato con una delegazione del Presidio Bruzio l’impianto a Fune in
località Lorica sulla vetta di monte Botte Donato e dopo aver percorso la tratta Moccone a San
Nicola/Silvana Mansio con il “treno della Sila”, locomotiva risalente al 1926.
L’evento si propone di dare rilancio al binomio trasporti-turismo quali asset strategici per rilanciare
l’economia di questi luoghi.
I lavori sono stati presieduti da Antonio Domanico, Segretario della Fit Cisl di Cosenza e arricchiti dal
contributo del Segretario Generale della Fit Cisl Giuseppe Larizza, dal dibattito e dalle conclusioni di
Giuseppe Lavia Segretario Generale della UST Cisl Cosentina.
«Occorre pensare ad una politica comune per turismo e trasporti, per costruire vere opportunità di
sviluppo e di occupazione. Il rinnovamento dei servizi di mobilità deve puntare alla connessione tra
differenti modalità di trasporto per consentire una migliore accessibilità (strade più scorrevoli e meno
percorsi alternativi) al fine di recuperare turisti dalle regioni limitrofe.
Dopo anni di limitata operatività dell’impianto sciistico di Lorica e nelle more della revisione di quello
di Camigliatello auspicabile per inizio stagione, il settore turistico montano punta a ritornare ai livelli
pre-pandemia accogliendo quanti più turisti dalla vicina Sicilia, Campania Puglia e Basilicata.
Servono politiche comuni ed un coinvolgimento di tutti gli stakolder per puntare ad un nuovo modello
gestionale che integri le strutture e le società di esercizio offrendo vere potenzialità di sviluppo, sia sul
piano occupazionale che di crescita economica.
Con il “treno della Sila” è possibile offrire un turismo lento, per condurre le persone tra i paesaggi
dell’altopiano, ricchi di storia e cultura.
In una società frenetica, in Sila si può ancora scegliere con quale modalità viaggiare per riassaporare il
gusto del tempo per osservare e apprezzare le bellezze del nostro territorio».
Il dibattito ha fatto emergere, a fronte di tante opportunità, diverse criticità, tra cui l’annosa e irrisolta
crisi di Amaco le cui difficoltà impediscono alla città Bruzia di avere un servizio efficiente,
compromettendo i diritti dei lavoratori. Pieno sostegno e vicinanza è stata espressa alla protesta dei due
lavoratori di Amaco ai quali non è stato rinnovato il contratto.
«Serve ridare alla città un servizio adeguato ed ai lavoratori dignità. Occorre convocare tutti gli attori e
il gestore della rete per uscire da questa impasse.
Bene invece i giudizi sulle società private di tpl della provincia, il Consorzio conferma solidità e rispetto
del CCNL.
Le difficoltà a raggiungere queste aree di montagna e centri importanti, come San Giovanni in Fiore,
sono legate viceversa alle necessità di manutenzione della SS107, che palesa anch’essa i suoi limiti di
età. Gli interventi sui viadotti ammalorati dall’uso del sale in inverno comportano chiusure lunghe che
rendono difficile la mobilità.
Serve un cambio radicale, occorre ripensare una nuova viabilità nel contratto di programma tra Regione
Anas/Mit che includa anche quest’arteria.
Anche il personale di esercizio si assottiglia sempre di più, occorre aggiornare il regolamento di esercizio
e servono necessariamente nuovi innesti di personale.
Serve, inoltre, maggiore nel settore trasporti, la sicurezza non è un costo ma un investimento per ogni
azienda.
Chiederemo nei prossimi giorni un incontro al Governo regionale per meglio capire l’evoluzione del
settore degli impianti a fune di Lorica e Camigliatello, anche alla luce della scadenza prevista il prossimo
30 settembre della convenzione tra Regione Calabria, Ferrovie della Calabria e Lorica Sky, che rende
incerto il destino dei lavoratori di quest’ultima società».
L’iniziativa è stata anche un’occasione per portare avanti la campagna di raccolte firme per la legge di
iniziativa popolare sulla Partecipazione, promossa dalla CISL.

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