Nasce a Catanzaro un nuovo progetto dedicato all’arte contemporanea: Catanzaro Contemporanea è il nome dell’evento che prende il via dal 4 al 6 luglio 2025 con tre giornate di mostre, film, incontri e attraversamenti urbani. Il programma ruota attorno a tre assi principali – la videoarte, il cinema sull’arte e le conversazioni pubbliche – per raccontare l’arte non solo come esperienza estetica, ma come pratica di sguardo, ascolto e relazione.
La prima edizione di Catanzaro Contemporanea segna l’avvio di un percorso più ampio, che proseguirà fino a novembre con workshop, attività di formazione e nuovi appuntamenti sul territorio. Un progetto che mette in dialogo artisti, curatori, studiosi e cittadini, e che sceglie la città di Catanzaro – centro di riferimento per l’arte contemporanea in Calabria – come luogo da cui ripensare i linguaggi del contemporaneo, in connessione con la dimensione pubblica, la riflessione critica e la vita collettiva. Un programma aperto a tutti, con ingresso gratuito a ogni appuntamento: un modo per rendere l’arte accessibile, vicina, condivisa.
Ideato e curato da Francesco Vaccaro, e promosso dal Comune di Catanzaro con il patrocinio della Regione Calabria, Fondazione Marisa Bellisario, Ordine degli Architetti della provincia di Catanzaro e Università Magna Graecia, Catanzaro Contemporanea è realizzato in collaborazione con Artecinema Napoli e Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
UN FESTIVAL IN TRE ATTI: VIDEOARTE, CINEMA, CONVERSAZIONI PUBBLICHE
Il programma inaugurale di Catanzaro Contemporanea si sviluppa in tre giornate che intrecciano arte visiva, parola pubblica e narrazione cinematografica. Tre sezioni pensate per attivare esperienze differenti, ma profondamente connesse: una mostra di videoarte con otto artiste di rilievo internazionale, una rassegna di film documentari sull’arte contemporanea e un ciclo di conversazioni aperte al pubblico, con la partecipazione di curatori, artisti e architetti tra i più interessanti della scena attuale.
La prima è VIDIMU, mostra collettiva a cura di Claudio Libero Pisano, ospitata negli spazi del Complesso Monumentale del San Giovanni, che sarà inaugurata il 4 luglio alle 18.00. Un focus dedicato alla videoarte italiana contemporanea che propone la presentazione dei lavori di otto artiste di rilievo nel panorama nazionale e internazionale: Sonia Andresano, Elisabetta Benassi, Bruna Esposito, Iulia Ghita, Myriam Laplante, Raffaela Mariniello, Marzia Migliora e Fiamma Montezemolo. Le opere, di straordinaria qualità visiva e concettuale, presentano una pluralità di sguardi, linguaggi e ricerche che attraversano temi politici, sociali, intimi e collettivi. “Vidìmu in calabrese è un verbo che esprime più che il semplice guardare, una parola oziosa che contiene diverse opzioni sul modo di vedere le cose, senza fermarsi a ciò che appare, che sta di fronte, spostando invece lo sguardo verso i confini e la periferia dell’immagine, dove si rivelano soluzioni altre”, sottolinea Claudio Libero Pisano, curatore del progetto. La mostra, visitabile fino al 31 luglio, aperta tutti i giorni dalle 16:30 alle 20:30 e ad ingresso gratuito, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Rubbettino, concepito come strumento critico e didattico, che sarà distribuito gratuitamente a visitatori, studenti e operatori culturali coinvolti nel progetto.
All’interno del programma di Catanzaro Contemporanea anche Artecinema a Catanzaro, rassegna realizzata in collaborazione con Artecinema Napoli, uno dei più autorevoli festival internazionali di film sull’arte contemporanea, nato nel 1996 e diretto da Laura Trisorio. Per la prima volta in Calabria, Artecinema porta nel cortile del San Giovanni due serate di proiezioni che offrono uno sguardo diretto sui processi creativi, le poetiche e i contesti in cui l’arte prende forma. Venerdì 4 luglio alle 21.00 si proietta “Arte Povera. Appunti per la storia” (Italia, 2023) di Andrea Bettinetti, con la presenza del regista. Sabato 5 luglio alle 20.30 il film “Daniel Buren. L’Observatoire de la lumière à la Fondation Louis Vuitton” di Gilles Coudert, alla presenza del regista, seguito alle 21.30 da “Renzo Piano. L’architetto della luce” di Carlos Saura. I film saranno proiettati all’aperto, a ingresso libero fino a esaurimento posti.
La terza sezione del festival è Conversazioni, un ciclo di incontri pubblici con curatori, artisti, architetti e teorici, pensato come spazio di confronto vivo sui temi dell’arte, della progettazione e del pensiero contemporaneo. Venerdì 4 luglio alle 19.30 in programma “La curatela come atto poetico”, con Chiara Bertola, curatrice della GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e Michela Alessandrini, storica dell’arte e curatrice presso la Fondation Cartier di Parigi. Il dialogo, moderato da Francesco Vaccaro, curatore di Catanzaro Contemporanea, si concentra sul ruolo della curatela come forma narrativa, gesto relazionale e strumento di ascolto. Sabato 5 luglio, alle 19.00, il secondo appuntamento, “La luce si fa spazio”, coinvolge Gregorio Botta, artista visivo noto per il suo lavoro sul vuoto, la trasparenza e la materia impalpabile, e Luca Galofaro, architetto, docente e fondatore dello studio LGSMA, in un dialogo, moderato da Mara Varia, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che si concentra sul rapporto tra luce, forma e materia, esplorando come lo spazio possa diventare esperienza sensibile e dimensione simbolica.
Il programma del festival si arricchisce anche di due attraversamenti guidati pensati per mettere in relazione l’arte contemporanea con alcuni luoghi simbolo della città e della provincia. Sabato 5 luglio alle 10.00 si tiene una visita al Parco Internazionale della Biodiversità, una passeggiata curatoriale che restituisce valore a uno dei più importanti progetti di arte pubblica realizzati in Calabria negli ultimi decenni, tra i lavori di Antony Gormley, Tony Cragg, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Denis Oppenheim, Stephan Balkenhol e tanti altri. Domenica 6 luglio alle 11.00, il viaggio prosegue con una visita guidata al Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium, straordinaria area archeologica immersa tra ulivi secolari e rovine romane, nel territorio di Borgia. Un luogo che conserva le tracce stratificate della storia antica del Mediterraneo e che, negli anni, ha già accolto importanti interventi di arte contemporanea, in un dialogo fertile tra memoria e visione.
UN PERCORSO CHE NON SI ESAURISCE
Quella di luglio è solo la prima tappa di Catanzaro Contemporanea, che da qui ai prossimi mesi continuerà a tessere relazioni, attivare incontri e generare visioni. Il progetto proseguirà fino a novembre con nuovi appuntamenti, workshop e momenti di approfondimento, che verranno annunciati attraverso i canali ufficiali del festival.
Catanzaro Contemporanea si fonda sulla convinzione che la diffusione del pensiero contemporaneo sul territorio possa agire come un vero e proprio enzima culturale, capace di generare nuova vitalità nei luoghi, nei paesaggi e nelle comunità. In questo senso, l’arte diventa strumento di trasformazione, capace di rigenerare il tessuto culturale e sociale e di restituire alla Calabria un ruolo attivo e centrale nel dibattito nazionale sulla cultura contemporanea.