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“Un futuro senza barriere – A scuola per evadere la detenzione”: a Lamezia Terme lotta alla devianza minorile in difesa della legalità

“Un futuro senza barriere – A scuola per evadere la detenzione”. Inizia la mattina del 14 marzo il progetto che vede impegnati i docenti e gli studenti dell’istituto comprensivo Perri-Pitagora-Don Milani (scuola capofila) e del Polo tecnico – professionale Einaudi guidati rispettivamente dai dirigenti Giuseppe De Vita e Rossana Costantino.
L’iniziativa progettuale è stata organizzata in stretta collaborazione con il Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto presieduto da Giovanni Paola che è stato tra gli ideatori del percorso formativo. Durante la presentazione del progetto, tenutasi nell’auditorium della scuola media Pitagora, la docente referente Tina Magnone (Perri-Pitagora-Don Milani) ha illustrato modalità e finalità del progetto che inizia la mattina di venerdì 14 marzo con la relazione della dottoressa Emanuela Folino, giudice del Tribunale dei minori di Catanzaro; il magistrato incontrerà gli studenti delle scuole coinvolte per avviare questo speciale percorso di conoscenza, testimonianza, prevenzione della devianza, difesa della legalità.
Il 21 marzo prossimo i ragazzi impegnati nel progetto incontreranno l’esperta di formazione e comunicazione Marina Billwiller che continuerà a guidare giovani e giovanissimi delle scuole sulla strada della consapevolezza delle scelte, sull’acquisizione di quella capacità di discernimento che ci fa comprendere cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Grazie alla supervisione della dottoressa Billwiller il percorso progettuale sarà declinato anche in chiave cinematografica con la produzione di un documentario; a supportare il lavoro della coach e degli studenti sarà il critico cinematografico Gianlorenzo Franzì.
Nel corso della presentazione del progetto la psichiatra Rossella Manfredi, già direttore del Csm di Lamezia, ha rimarcato la valenza dell’iter progettuale, un percorso studiato ad hoc sulle tematiche del disadattamento e della microcriminalità, che insegna già ai ragazzini delle medie “a non incamminarsi sulla cattiva strada, a non perdere mai la capacità di essere presenti a se stessi”.
La professoressa Antonia Fiamingo, in rappresentanza della dirigente Costantino, ha evidenziato la necessità di fare rete tra la scuola, prima agenzia educativa, ed enti e istituzioni presenti nel contesto sociale di riferimento.
Giovanni Paola, presidente del Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto, ha ricordato che il progetto prevede anche una visita al carcere minorile di Catanzaro dove gli studenti conosceranno i loro coetanei dietro le sbarre. “Il nostro motto è ‘we serve’ – ha commentato Giovanni Paola – come Lions ci rivolgiamo al territorio ed in particolare alle situazioni di marginalità; entriamo in carcere da non detenuti perché pensiamo possa essere un’esperienza molto forte e indicativa per i nostri studenti che potranno toccare con mano cosa vuol dire la perdita della libertà”.
Tante le autorità lionistiche presenti all’incontro; tra queste Luigi Guadagnuolo presidente di zona 25 Distretto Lions 108Ya, il quale ha rammentato che i soci lions nel mondo sono 1,5 milioni e che il club service ha perfino un seggio permanente all’Onu. In sala anche Davide Gambarotti, presidente Lions Club Lamezia e Maria Cristina Riga, cerimoniere del Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto. In collegamento web è intervenuto anche Franco Scarpino, past governatore Distretto Lions 108Ya. Dai loro interventi è scaturito un coro unanime di commenti positivi sulla progettualità che vuol offrire un’occasione importante a tanti studenti per crescere in responsabilità, spirito etico e senso civico. Un cammino di conoscenza e formazione che, da più parti, è stato chiesto possa continuare con altri incontri ed iniziative collaterali anche in futuro.

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