Catanzaro si appresta a vivere uno dei suoi momenti maggiormente identitari: l’antico rito della “Naca”, la processione in cui Maria, sotto il peso del suo dolore, segue il corpo martoriato del figlio, Gesù, lungo le vie del centro storico. Un momento di raccoglimento e riflessione collettiva, forse quello che più di ogni altro riesce a unire intorno a sé la comunità catanzarese.
La Naca non è uno spettacolo, anche se la drammatizzazione della Passione di Cristo non manca di una grande suggestività estetica. Essa resta comunque un rito religioso legato essenzialmente alla fede. Tuttavia, l’Amministrazione comunale ha voluto quest’anno e in pieno accordo con l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, inserire lungo il percorso alcuni “camei” artistici, che subito dopo la fine della processione e il rientro della Naca nella chiesa di San Giovanni, renderanno certamente ancora più intenso e coinvolgente l’evento.
Si tratta in particolare di un programma di esibizioni che, peraltro, segna un momento di proficua collaborazione con il conservatorio statale “Tchaikovsky” – prossimo all’apertura delle iscrizioni nella nuova sede dell’ex istituto Stella in via G. Pepe – e con alcune tra le più interessanti realtà del panorama teatrale cittadino. Due, i “palcoscenici” individuati a tema per le perfomance: il sagrato della chiesa di San Giovanni e quello della Basilica dell’Immacolata.
Sul primo, il conservatorio e l’associazione musicale Coro Polifonico SS. Trinità Catanzaro, insieme con il Quartetto di Sassofoni Tchaikovsky, eseguiranno Ave Maria (G. Caccini), Aria sulla quarta corda (J. S. Bach) e Stabat Mater dolorosa (G. B. Pergolesi). Poi sarà la volta di associazione Acli Catanzaro Nuova Scena “La Compagnia di Irene” che proporrà “Maria Maddalena apostola degli apostoli”, riflessioni in prosa su testo originale di Romina Mazza. Infine, il Coro Polifonico SS. Trinità eseguirà Cuore di Cristo (M. Frisina), Nostra Gloria è la croce di Cristo (M. Frisina) e Stabat Mater (Z. Kodaly). Successivamente, sul sagrato della Basilica dell’Immacolata, l’associazione culturale “Amarte” eseguirà i brani When you Believe, You raise me up, Rise up, Imagine Say Something