Innovazione e nuove tecnologie sono i due pilastri necessari per costruire le “smart mountains” del futuro. Soltanto orientando la bussola di investimenti e politiche in questa direzione, a partire da settori chiave come agricoltura e turismo, le aree montane Ue potranno diventare economicamente autosufficienti, resistenti ai cambiamenti climatici, attrattive per le nuove generazioni. E’ il messaggio emerso in apertura della XII Convention Europea della Montagna, organizzata da Euromontana in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani che si è aperta oggi in Calabria, a Camigliatello Silano, nel cuore del Parco Nazionale della Sila.
“Obiettivo dell’evento, che ogni due anni riunisce i più importanti stakeholder delle terre alte e ora fa tappa in Italia – è stato spiegato – riportare le aree montane al centro dell’agenda politica comunitaria. Una missione che si fa sempre più urgente per tanti motivi connessi. Prima di tutto il rischio spopolamento, visto che a livello Ue le zone montane rappresentano quasi il 30% di tutto il territorio, ma oggi ospitano solo il 16,9% della popolazione, con un progressivo invecchiamento che mina lo sviluppo”.
“Siamo molto soddisfatti – ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – che sia l’Italia, e Camigliatello in particolare, a ospitare la XII Convention con noi come partner. Nello Stivale il 48% circa della superficie è montana e qui si trova il 31% delle aziende agricole. Ora è tempo di avere una visione strategica, fare quadrato per affrontare gli ostacoli e portare investimenti e innovazione senza disperdere le risorse in mille rivoli burocratici”.
“Per noi, la ‘smart mountain’ – sostenuto il presidente di Euromontana, Juan Andres Gutiérrez Lazpita – è quella che sfrutta le possibilità offerte dall’innovazione per superare le difficoltà e creare nuove opportunità in un contesto di transizione sociale, economica e ambientale”. Per la commissaria Ue alla Coesione e alle Riforme, Elisa Ferreira “le aree montane devono affrontare grandi sfide, dal cambiamento climatico allo spopolamento”.
“Come Regione Calabria – ha sostenuto l’assessore Gianluca Gallo – stiamo attivando nuove politiche per la valorizzazione del patrimonio naturale e lo sviluppo delle aree montane, in un regime di forte innovazione tecnologica, anche per avvicinare i giovani e riportarli sul territorio”.