Anche per la giornata in memoria delle vittime innocenti delle mafie, giorno 21 Marzo, organizzata dall’Associazione “Libera” in collaborazione con la Diocesi di Locri – Gerace, non potevano mancare gli studenti del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dal Dirigente Carmela Rita Serafino. Accompagnate dalle docenti Monica Scoleri e Brigida Pedà, le classi 2 G e 3 H si sono recate nella Piazza Francesco Fortugno, antistante il Tribunale di Locri, per assistere alla cerimonia, nella quale si sono ricordati gli oltre mille nominativi di coloro che sono caduti sotto i colpi della criminalità organizzata.
Alla presenza di diverse personalità civili e religiose, tra le quali il Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, Mons. Francesco Oliva, il Presidente del Tribunale di Locri, dott. Fulvio Accurso e il Sindaco, facente funzioni, della città di Locri, Giuseppe Fontana, si è sottolineato che il cambiamento nei confronti delle associazioni mafiose è ancora possibile. È nell’unione degli intenti comuni di solidarietà, di priorità dei valori di una sana legalità, che sarà possibile togliere tasselli importanti a queste organizzazioni. Tanta parte avranno le nuove generazioni, che possono costruire quel ponte di passaggio verso una società libera da violenze e soprusi gratuiti.
L’importanza della cultura, allora, diventa prioritaria da parte delle istituzioni scolastiche che, con le tante iniziative progettuali sulla legalità e l’inserimento dell’educazione civica nel piano di studi, incidono sempre più nella formazione dei futuri cittadini, che consapevolmente accettano il confronto e vanno avanti nel rispetto delle regole comunitarie, per il bene di ognuno. Solo cementando tutto questo – si legge in un comunicato stampa dell’istituto scolastico locrese – si impedirà alle mafie di andare avanti, si costruirà quella barriera valoriale invalicabile, che non darà possibilità alcuna al crimine scellerato e prepotente, e che permetterà di camminare a testa alta nella dignità. Che i giovani non perdano il coraggio e quello slancio vitale, che fa ricercare la bellezza in ogni cosa, gridando il proprio “NO” a chi vuole privare il mondo del libero cammino e limitarlo alla propria piccolezza, difesa con arroganza e aggressività. Ancora una volta i ragazzi del Liceo Zaleuco hanno dimostrato, con la loro presenza, che tutto” è possibile”.
“La mafia teme la scuola più che la giustizia, l’istruzione toglie l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa” (Antonio Caponnetto).