“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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Al “Telesio” di Cosenza outdoor per la sicurezza stradale e l’educazione ambientale

Da oggi il ‘Telesio’ ha un nuovo team! quello di motociclisti coinvolti in un progetto outdoor dalla duplice valenza: l’educazione ambientale e la sicurezza stradale.  Si vuole inoltre offrire agli studenti motorizzati opportunità di formazione e socializzazione per vivere in modo sicuro e costruttivo la propria passione. D’altronde chi frequenta il Liceo Telesio sa che il suo Dirigente Antonio Iaconianni è il primo estimatore della “due ruote”, se non altro per averlo visto arrivare spesso a scuola su questo mezzo. Ed è proprio dalla sua capacità di creare attorno ad un comune interesse un piccolo gruppo di centauri che nasce l’idea del laboratorio on the road.

“La scuola resta il contesto privilegiato per interagire con i giovani e le loro famiglie incontrandone, e spesso facendosi carico, delle loro istanze – ha sottolineato Iaconianni, che prosegue- troppo spesso si sente di giovani che muoiono per strada a causa di schianti e cadute imputabili il più delle volte a distrazioni o azzardi. Con questo laboratorio, non solo vogliamo scongiurare questi avvenimenti, trasferendo ai ragazzi conoscenze corrette e comportamenti sani, ma anche favorire esperienze che migliorino la conoscenza del territorio, quella reciproca e che rafforzino l’appartenenza più che ad una istituzione ad una comunità”.

Il progetto, dunque, oltre a restituire maggiore serenità ai genitori dei centauri per le buone prassi che trasferisce loro, stimola questi ultimi ad un uso consapevole del proprio mezzo, che per sua natura spinge ad andare al massimo, percependosi vulnerabili ogni volta che ci si mette in sella. Non di rado infatti automobilisti ed autocarri neanche notano la presenza di motociclisti effettuando manovre pericolosissime.

Lo slogan del team diventa allora: “METTIAMO IN MOTO LA PRUDENZA!”                         “Non ci rivolgiamo solo ai possessori di moto -ha spiegato il Referente del progetto outdoor, Prof.re Gaetano Di Foggia-ma anche a coloro che magari usano mountain bike, bici servoassistite, monopattini con o senza motore elettrico, in quanto è fondamentale conoscere e rispettare le regole del Codice della Strada per tutelare la propria e l’altrui incolumità”.

“Divertiamoci insieme senza sottovalutare i rischi e sopravvalutare le nostre capacità”, questo l’appello dal palco dell’Auditorium Guarasci, degli esperti di motociclismo della           G-Moto, Partner di progetto, che ne hanno aperto la fase teorica illustrando ai ragazzi le regole da seguire per spostarsi in sicurezza. Basta con la velocità a tutti i costi, gli slalom tra le auto alla Alberto Tomba, o l’utilizzo delle corsie preferenziali come rampe di decollo o test su accelerazione e frenata, piuttosto occorrono buoni dispositivi di sicurezza, ha raccomandato parlando di Guida sicura e importanza dell’abbigliamento specifico William Nocito, Responsabile Area Marketing G-Moto, che ha anche consigliato di preferire maggiormente i caschi integrali con lunghe visiere per evitare l’intrusione di insetti, avendo cura di tenerli sempre chiusi ad una velocità di oltre 15 km orari.

Tante le informazioni utili nella prima di una serie di giornate che forniranno altre dritte questa volta su: meccanica e guida nelle diverse condizioni meteo e che prepareranno il Team Biker alle uscite programmate sul territorio. Tra le tappe Paterno Calabro con la Chiesa di San Francesco di Paola, San Marco Argentano dove si potrà ammirare la Cattedrale di San Nicola e la Torre normanna e Montescuro con la sua Flora e la sua fauna.

Itinerari dove la cultura, la storia dei luoghi, il paesaggio incontaminato e il piacere dello stare insieme siano il vero motore trainante. E se è vero come è vero che i territori si raccontano anche attraverso l’enogastronomia, per i motociclisti avventurieri non mancheranno belle “esperienze degustative” prima di rimettersi in sella.

L’unico acceleratore su cui vale la pena insistere resta quello dello studio, considerato che agli studenti con le medie più alte andrà un corso gratuito di motociclismo, condotto da guide esperte e competenti.

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