Oggi, sabato 19 novembre, a Lamezia Terme, all’interno della piccola e preziosa chiesa di San Giovanni Battista del quartiere di Sant’Eufemia Vetere, alle 17.30 andrà in scena un inedito dialogo tra due delle menti più feconde e originali della Calabria: Frédéric Vermorel e Francesco Cuteri. Frédéric Vermorel, nato in Francia nel 1958, ha alle spalle una lunga esperienza di comunità in veste di laico: sin dai tempi della laurea in Scienze politiche a Parigi, ha frequentato la comunità di Taizé e, dopo aver girato il Mediterraneo e aver vissuto nel Sahara sulle orme di Charles de Foucauld, inizia un nuovo percorso che lo porta nel 1984 a diventare membro della fraternità monastica di S. Maria delle Grazie a Rossano Calabro, dove resta per quasi dodici anni. Nel 2003 viene ordinato dal vescovo Bregantini eremita diocesano e custode dell’eremo di Sant’Ilarione di Caulonia, fino a quel momento diruto e da allora luogo ricostruito, di preghiera e di ospitalità. Francesco Cuteri, dopo aver insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e in numerose altre università italiane, è stato di recente nominato professore di Beni Culturali dell’Accademia di Belle Arti di Roma; archeologo medievista di formazione, ha condotto indagini di scavo, studiato e pubblicato su contesti e temi di storia e archeologia dell’antichità e del Medioevo ed è noto per aver riportato alla luce il magnifico mosaico di età ellenistica raffigurante draghi marini e delfini dell’antica Caulonia.
Vermorel e Cuteri, amici di lunga data, proporranno un dialogo sul senso e le prospettive del monachesimo dal passato al futuro, partendo da quelle radici orientali ancora vive nel territorio lametino nel culto della Santa Eufemia di Calcedonia, traslate poi nell’esperienza monacale benedettina nell’Abbazia a partire dal 1062.
L’incontro si inserisce nella rassegna “All’ombra dell’Abbazia”, portata avanti dall’Amministrazione Comunale di Lamezia con il sostegno di Unipegaso Lamezia e grazie alla costante collaborazione con la parrocchia di San Giovanni Battista di Sant’Eufemia. “Abbiamo bisogno di nuove modalità di incontro e confronto: tanto Frédéric Vermorel quanto Francesco Cuteri avrebbero potuto tenere una lezione; poi però ci è parsa più interessante, più nuova questa forma di dialogo con il pubblico, in considerazione anche della delicatezza di un tema che è argomento per teologi e storici, ma raramente viene proposto a un pubblico di appassionati”, ha dichiarato Giorgia Gargano, l’Assessore alla Cultura di Lamezia Terme.