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Contributi per l’efficientamento degli edifici pubblici: la senatrice Minasi interroga il Ministro dell’Ambiente sull’esclusione dei comuni in dissesto

«Ho appena presentato al Ministro all’Ambiente un’interrogazione a risposta scritta sulla concessione dei contributi a fondo perduto per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici comunali, dalla quale sono esclusi i Comuni in dissesto. Ho voluto chiedere al Ministro se non ritenga opportuno valutare invece la possibilità di includerli, non solo data la valenza della misura a fini di sostenibilità energetica e ambientale, ma anche per consentire loro l’abbattimento di costi molto pesanti innanzitutto per Amministrazioni già in sofferenza».

La Senatrice della Lega, Tilde Minasi, comunica con una nota la presentazione di una interrogazione al Ministro Pichetto Fratin, con la quale raccoglie l’appello rivolto ai parlamentari da una serie di Amministrazioni comunali, prima tra tutte quella di Villa San Giovanni, tagliate fuori dal provvedimento sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici, varato lo scorso 4 ottobre dal Direttore generale incentivi energia del Ministero della transizione ecologica con un Avviso CSE.

«L’avviso – spiega la Senatrice – prevede una dotazione finanziaria di 320 milioni di euro, concedibili a fondo perduto per realizzare, anche tramite la produzione di energia rinnovabile, interventi di efficienza energetica di immobili, insistenti sul territorio nazionale, di proprietà e nelle disponibilità delle Amministrazioni comunali, adibiti ad uso pubblico, a destinazione non residenziale e non destinati ad attività economica nell’offrire beni e servizi sul mercato. 

Una misura di sostegno di notevole interesse nazionale – si legge nell’interrogazione – da un lato per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici da parte del settore pubblico (in scuole, uffici pubblici, ospedali, e così via dicendo) e di riqualificazione degli immobili in chiave green e sostenibile, dall’altro per ridurre in modo significativo i costi per le Amministrazioni comunali. 

Quando si tratti, perciò, di Amministrazioni che hanno già bilanci in sofferenza – conclude Minasi – diventa ancora più importante aiutarle con una misura che può non solo contribuire alla transizione ecologica, ma anche ad alleviare gli stessi bilanci degli Enti. 

Ecco perchè, raccogliendo la richiesta di Comuni anche importanti, ho voluto interessare direttamente il nuovo Ministro, sperando di riuscire presto ad avere le risposte attese». 

Di seguito il testo dell’interrogazione. 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

MINASI Al Ministro dell’Ambiente

Premessa:

il Direttore Generale Incentivi Energia del Ministero della Transizione ecologica ha adottato il 4 ottobre 2022 l’Avviso C.S.E (Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica) n. 137, relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA);

l’articolo 2 dell’avviso identifica i destinatari del finanziamento, chiarendo che possono presentare istanza di concessione di contributo le Amministrazioni comunali che intendano realizzare, anche tramite la produzione di energia rinnovabile, interventi di efficienza energetica di edifici insistenti sul territorio nazionale di proprietà e nelle disponibilità delle amministrazioni comunali e che siano adibiti ad uso pubblico, a destinazione non residenziale e non destinati ad attività economica nell’offrire beni e servizi sul mercato; 

l’avviso ha una dotazione finanziaria importante, pari a 320 milioni, e il finanziamento viene concesso nella forma di contributo a fondo perduto, pari al 100 per cento dei costi ammissibili, non prevedendo quindi contributi o forme di cofinanziamento da parte delle amministrazioni stesse;

in base all’articolo 2, comma 5, sono tuttavia espressamente esclusi tra i destinatari del finanziamento le amministrazioni comunali che alla data della presentazione delle istanze si trovino in condizioni tali per cui sia stata deliberata nei loro confronti la dichiarazione di dissesto finanziario, ai sensi del Testo Unico sugl’ordinamento degli enti locali, 

considerato che: 

le finalità dell’avviso sono di notevole interesse nazionale in quanto rappresentano un contributo concreto e tangibile verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, quali scuole, uffici pubblici, ospedali, e di riqualificazione degli stessi in chiave green e sostenibile; 

gli interventi oggetto del finanziamento intendono contribuire quindi ad alleggerire in maniera significativa i costi per le amministrazioni comunali interessate, rappresentando quindi uno strumento di eccezionale rilevanza in particolare per quei comuni con bilanci già in sofferenza, 

si chiede per sapere:

se il Ministro interrogato non ritenga opportuno valutare la possibilità di concedere l’accesso a tali finanziamenti anche alle amministrazioni comunali in dissesto finanziario, per le quali potrà rappresentare una preziosa opportunità non solo per contribuire allo sviluppo sostenibile dei territori ma anche per favorire la riduzione di consumi di energia primaria in edifici e strutture pubbliche, e quindi l’abbattimento di costi sempre più onerosi per amministrazioni già in sofferenza. 

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